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Rapida panoramica del mercato – 1 settembre 2025

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Rapida panoramica del mercato – 1 settembre 2025


Catalizzatori di mercato

  • Azioni: calo negli Stati Uniti guidato dai titoli tech a causa delle preoccupazioni sui margini dell’hardware AI; Europa e Regno Unito in ribasso per timori su nuove tasse bancarie e debolezza dei semiconduttori; Asia mista in vista del dato PCE USA, con il Giappone in calo e Hong Kong in rialzo.
  • Volatilità: mercati chiusi per festività; VIX intorno ai 15 punti; attenzione rivolta ai dati macro; SPX ±~50 nella prossima sessione.
  • Asset digitali: BTC ~108k; ETH ~4.4k; flussi sugli ETF discontinui; altcoin seguono le principali; focus sul quadro macro.
  • Obbligazioni: forte attenzione all’emissione di obbligazioni societarie in vista del report sul lavoro USA.
  • Valute: l’euro rafforza sopra 1,17.
  • Materie prime: l’argento supera i 40 USD ai massimi da 14 anni, l’oro vicino al record.
  • Eventi macro: mercati USA chiusi. Eurozona e Regno Unito: PMI manifatturieri di agosto (finali).


Notizie macro

  • L’indice dei prezzi PCE core USA è salito al 2,9% su base annua, il livello più alto da febbraio, in linea con le attese; su base mensile, il dato core è aumentato dello 0,3%. L’indice generale ha registrato una crescita annua del 2,6% e un incremento mensile dello 0,2%. La Fed utilizza l’indice PCE per le previsioni, concentrandosi sull’inflazione core per valutare le tendenze di lungo termine.
  • La spesa personale negli Stati Uniti è aumentata dello 0,5% a 20.802 trilioni di dollari a luglio 2025, in linea con le previsioni, segnando il maggiore aumento degli ultimi quattro mesi. La spesa per beni durevoli è rimbalzata dell’1,9%, mentre i servizi sono cresciuti costantemente dello 0,4%. I beni non durevoli sono rimasti quasi invariati allo 0,1%.
  • L’inflazione annua in Germania è salita al 2,2% a luglio 2025, superando il 2% di giugno e le attese del 2,1%. Si tratta del livello più alto da marzo. L’inflazione sui beni è stata dell’1,3%, trainata dai prezzi alimentari, con un calo minore dell’energia. L’inflazione nei servizi è rimasta al 3,1%, mentre quella core si attesta al 2,7%.
  • Il deficit commerciale statunitense di beni è aumentato a 103,6 miliardi di dollari a luglio 2025, superando le aspettative. Le importazioni sono salite del 7,1% a 281,5 miliardi, spinte da beni industriali e di consumo. Le esportazioni sono scese dello 0,1% a 178 miliardi, con cali nei beni industriali e di consumo parzialmente compensati da un aumento dei veicoli.
  • Daly della Fed (votante 2027) ha dichiarato che la politica monetaria si adeguerà presto a causa dell’inflazione spinta dai dazi e della debolezza del mercato del lavoro. Considera temporanei gli aumenti di prezzo legati ai dazi, ma ha sottolineato l’urgenza di agire per evitare danni al mercato del lavoro.
  • L’indice Caixin PMI manifatturiero della Cina è sceso a 49,5 a luglio 2025, rispetto al 50,4 di giugno, sotto le aspettative. L’attività delle fabbriche è diminuita a causa dell’indebolimento degli ordini di esportazione e dell’incertezza commerciale. Produzione ed occupazione in calo, acquisti in aumento. I costi d’ingresso sono saliti, ma i prezzi di vendita sono calati per via della concorrenza.
  • Il Primo Ministro indiano Modi, alla sua prima visita in Cina dopo sette anni, ha incontrato il Presidente Xi Jinping per rilanciare le relazioni e il Presidente Putin, mentre le recenti mosse di Trump spingono l’India a cercare un proprio percorso e nuovi partner. Modi ha anche parlato con il Presidente ucraino Zelenskiy prima del viaggio, ribadendo il suo appello alla pace.


Calendario macro – principali eventi (orari in GMT)

Festività del Labor Day in USA e Canada
PMI manifatturieri HCOB finali di agosto: Italia (07:45), Francia (07:50), Germania (07:55)
08:00 – PMI manifatturiero HCOB zona euro (finale)
08:30 – PMI manifatturiero S&P Global Regno Unito di agosto (finale)
08:30 – Approvazioni di mutui UK luglio


Trimestrali

Nota: le date degli annunci delle trimestrali possono cambiare con breve preavviso. Consultare altre fonti per conferme più vicine alla data.

Martedì: Alimentation Couche-Tard, ZScaler
Mercoledì: Salesforce, Figma, Hewlett Packard, Dollar Tree,
Giovedì: Broadcom, Copart, Lululemon
Venerdì: Kroger

 

Azioni

  • USA: i titoli USA sono scesi venerdì con i giganti dell’AI sotto pressione: S&P 500 −0,6%, Nasdaq −1,2%, Dow −0,2%. Nvidia −3,3% con il complesso AI in raffreddamento dopo gli utili, Marvell −18,6% su outlook debole. Dell −8,9% poiché l’aumento dei costi produttivi per server AI ha compensato segnali di domanda solida.
  • Europa: l’Europa si è indebolita con semis e software in ritirata, mentre le banche UK sono crollate a causa di nuove discussioni sulla tassazione degli interessi sulle riserve: STOXX 600 −0,6%. ASML −2,7% e SAP −2% guidano i cali tech. A Londra, FTSE 100 −0,3% con NatWest −4,6%, Lloyds −3,4%, Barclays −2,3% colpite dalla proposta di un think tank.
  • Asia: contesto regionale misto in vista del dato PCE USA: Nikkei 225 −0,3% a 42.718, Hang Seng +0,5% a 25.078 e CSI 300 +0,7%. Hong Kong in rialzo insieme al resto dell’Asia ex-Giappone, mentre il Giappone ha ceduto con la debolezza dei chip che ha compensato il supporto valutario. Alibaba +13% su ottimismo AI grazie a report su test di un chip AI interno e output produttivo stabile.


Asset digitali

  • Bitcoin resta attorno a 108.000 USD ed Ether vicino a 4.400 USD in una sessione festiva tranquilla, con le principali criptovalute in consolidamento dopo il calo della settimana scorsa. I flussi sugli ETF spot sono stati volatili a fine mese: IBIT e affini hanno alternato afflussi e deflussi, mentre la forte domanda su ETHA a metà agosto si è affievolita. Le altcoin seguono perlopiù Bitcoin ed Ethereum senza momentum autonomo. Il focus resta sui dati USA e sulla riapertura dei mercati, che potrebbero cambiare il sentiment crypto.

Volatilità

  • Il VIX ha guadagnato terreno prima del weekend lungo, chiudendo venerdì a 15,36 mentre l’SPX è scivolato. Oggi, le azioni e opzioni cash USA sono chiuse per il Labor Day. La chiusura festiva tende a smorzare la volatilità realizzata, ma il focus si sposta già su ISM di martedì e il report sul lavoro di venerdì. I mercati delle opzioni prezzano ancora un rischio contenuto dopo l’aumento della volatilità in agosto. Contesto: il VIX misura la volatilità implicita a 30 giorni, mentre il VIX1D riflette quella della giornata in corso. Con il VIX1D intorno a ~11–12, il movimento atteso per SPX è di circa ±50 punti (~0,8%) per la prossima sessione cash.

Obbligazioni

  • I Treasury USA hanno chiuso misti venerdì: il calo della domanda a fine mese e il previsto aumento delle emissioni societarie hanno pesato sul tratto lungo, mentre il tratto breve ha visto un lieve rialzo con i rendimenti biennali in calo di circa 1 pb, mantenendo intatte le aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed, portando a uno steepening twist. Il tratto lungo è aumentato di circa 4 pb, con movimenti simili nei bund e nei gilt a supporto.
  • Il ritmo delle nuove emissioni obbligazionarie investment grade negli Stati Uniti è atteso in netto aumento questa settimana: i desk prevedono vendite per 55 miliardi di dollari, concentrate principalmente tra martedì e giovedì, prima del report sul lavoro di venerdì – un dato chiave per la decisione della Fed a metà settembre. Per settembre sono attesi 160 miliardi di dollari in nuove emissioni, in calo rispetto al record dello scorso anno (170 miliardi).

Materie prime

  • Oro—e soprattutto argento—hanno esteso i forti guadagni di venerdì, sostenuti da un’inflazione USA persistente, debolezza del sentiment dei consumatori, tagli dei tassi in arrivo che riducono i costi di finanziamento, e preoccupazioni sull’indipendenza della Fed. L’oro scambia vicino al massimo di aprile a XAU 3.500, mentre l’argento ha superato XAG 40 per la prima volta in 14 anni. Da monitorare il rapporto XAUXAG a 85,75 (minimo di luglio): una rottura potrebbe indicare ulteriore sovraperformance dell’argento.
  • Petrolio: in calo ad agosto e partenza debole a settembre, sebbene rimanga entro range consolidati, con i timori su un eccesso di offerta nel Q4 bilanciati dalle tensioni geopolitiche. Attenzione su Pechino, dove Xi, Putin e Modi si incontrano, e sulla riunione OPEC+ del 7 settembre. Gli speculatori hanno mantenuto una posizione netta short sui due contratti WTI per la terza settimana consecutiva – un record.

Valute

  • USD in lieve calo dopo che il dato PCE è stato in linea con le attese, chiudendo la settimana quasi invariato rispetto alle principali valute, prima di indebolirsi nuovamente nei primi scambi di lunedì, mentre l’euro ha superato 1,17.
  • Gli speculatori sui futures mantengono una visione ribassista complessiva sul dollaro, ma tale view si esprime sempre più attraverso posizioni long su EUR e JPY, mentre le posizioni nette short continuano a dominare altrove, in particolare su CAD e AUD, quest’ultimo vicino a livelli record di posizionamento ribassista.

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