Previsioni Oltraggiose
Rapida panoramica del mercato – 10 dicembre 2025
BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 10 dicembre 2025
Fattori trainanti e catalizzatori di mercato
- Azioni: Andamento misto per i mercati azionari, con una seduta piatta negli Stati Uniti e più debole in Europa e Asia, mentre gli investitori attendono la Fed e i dati chiave dalla Cina
- Volatilità: VIX sui valori medi (intorno a 15), aumento della volatilità a breve termine in vista della Fed, le opzioni 0DTE sull'SPX implicano ±0,6%
- Asset digitali: Forte domanda di opzioni put su IBIT/MSTR/miner, mentre ETHA mostra un profilo bilanciato e strutturato
- Obbligazioni: I rendimenti dei Treasury USA si attestano nella parte alta della fascia recente in attesa del FOMC
- Valute: Volatilità nel mercato FX estremamente contenuta prima del FOMC, yen giapponese debole
- Materie prime: L’argento supera quota 60 USD spinto dalla domanda industriale e da timori sull’offerta
- Eventi macro: Decisione sui tassi della Bank of Canada, decisione sui tassi del FOMC
Titoli macroeconomici
- SpaceX, l’azienda guidata da Elon Musk, starebbe avanzando con i piani per una IPO tra la metà e la fine del 2026 che valuterebbe la società 1.500 miliardi di dollari e raccoglierebbe oltre 30 miliardi di dollari, rendendola la più grande IPO di sempre.
- L’Assemblea Nazionale francese ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza sociale per il 2026 con 247 voti favorevoli contro 234 contrari, aumentando le probabilità di un bilancio di fine anno e attenuando le richieste di dimissioni del Primo Ministro Sebastien Lecornu, che ha dichiarato che il voto dimostra che il compromesso è possibile, anche se il bilancio principale sarà più difficile e la posizione del governo rimarrà invariata.
- Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono salite a 7,67 milioni a ottobre, il livello più alto da cinque mesi, mentre i licenziamenti sono aumentati a 1,85 milioni (massimo dal 2023) e le assunzioni sono diminuite di 218.000. Secondo Stephen Stanley, il mercato del lavoro sta rallentando ma non così bruscamente come indicano alcuni indicatori alternativi.
- In vista dell’atteso “taglio aggressivo” dei tassi da parte della Fed previsto per oggi, i trader obbligazionari scommettono su un ritmo più contenuto di riduzioni dei tassi da parte della Fed nel 2026, con solo due tagli da 25 punti base previsti nel primo semestre. Il cambiamento fa parte di una tendenza globale che vede le principali banche centrali rallentare o sospendere l’allentamento monetario.
Calendario macro - eventi principali (orari GMT)
07:00 – CPI Norvegia novembre
13:30 – Stati Uniti: indice del costo del lavoro 3° trimestre
14:45 – Canada: decisione sui tassi della Bank of Canada
15:30 – Report settimanale EIA su scorte di greggio e carburanti
19:00 – Decisione sui tassi del FOMC
Trimestrali della settimana
- Oggi: Oracle, Adobe, Synopsis
- Giovedì: Broadcom, Costco, Lululemon
Azioni
- USA: Chiusura mista per le azioni USA: S&P 500 invariato, Nasdaq leggermente positivo, Dow in calo dello 0,4%, mentre i trader valutano i nuovi dati sul lavoro prima della decisione della Fed. Le offerte di lavoro sono salite a circa 7,67 milioni a ottobre, mantenendo l’attenzione sulla postura “data dependent” della Fed. I mercati prezzano un taglio di 25 punti base questa settimana. JPMorgan ha perso il 4,7% dopo aver stimato spese per il 2026 intorno a 105 miliardi USD, pesando sul settore bancario. Nvidia ha ceduto lo 0,3% sulle voci che la Cina possa limitare gli acquisti dei chip H200, nonostante l’autorizzazione all’export con sovrapprezzo da parte degli USA. Home Depot ha perso l’1,3%, mentre Paramount, Netflix e Warner Bros Discovery si sono mossi sullo sfondo della saga di fusioni a Hollywood, con l’attenzione ora rivolta alle indicazioni della Fed sui tassi nel 2026.
- Europa: Mercati europei leggermente in calo: Euro Stoxx 50 -0,1%, Stoxx 600 quasi piatto, con gli investitori cauti in vista della decisione della Fed. È atteso un taglio da 25 pb, ma resta incertezza sulla traiettoria dei tassi nel 2026. EssilorLuxottica ha perso il 5,6% dopo che Warby Parker ha presentato occhiali con funzionalità AI integrate in collaborazione con Google. Thyssenkrupp ha ceduto circa il 6,5% dopo una guidance che prevede una possibile perdita di 800 milioni di euro nel 2026. In controtendenza, i titoli della difesa hanno registrato forti rialzi dopo che i parlamentari tedeschi dovrebbero approvare 29 contratti di fornitura per un totale di circa 52 miliardi di euro, sostenendo Hensoldt, Rheinmetall, Leonardo, BAE Systems e Thales, con l’attenzione ora rivolta alla riarmamento europeo e al dibattito sul bilancio.
- Asia: Seduta debole in Asia, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in calo dell’1,3% a circa 25.434, minimo di due settimane, con perdite diffuse prima della decisione della Fed e dei dati cinesi sull’inflazione. L’incertezza sulle mosse della Fed nel 2026 e il dibattito su un “taglio aggressivo” tengono cauti gli investitori. I listini cinesi arretrano in attesa dei dati su CPI e PPI di novembre, mentre il Politburo promette un maggiore sostegno nel 2026 attraverso politiche fiscali espansive e una linea monetaria accomodante. I titoli tecnologici e dei consumi guidano i ribassi: Pop Mart -5,4%, SMIC -4,2%, mentre Xiaomi, Meituan e China Resources Land hanno perso tra il 3% e il 4%. Ora il focus è su come i piani di stimolo di Pechino si rifletteranno su utili e sentiment.
Volatilità
- La volatilità azionaria è in leggero aumento in vista della decisione della Fed di questa sera, ma resta in un regime moderato, con il VIX che ha chiuso a 16,9 (+1,6%). Gli indici a breve termine come il VIX1D hanno registrato un balzo più marcato, segnalando una maggiore domanda di protezione immediata. L’S&P 500 ha chiuso a 6.840 (-0,1%), con le opzioni 0DTE che prezzano una variazione intraday di circa ±43 punti (≈0,6%), mentre gli straddle sul giorno del FOMC implicano una mossa di quasi ±1%, la più elevata da marzo.
- Lo skew rimane contenuto e il VVIX resta sotto quota 100, per cui la domanda si concentra su coperture at-the-money anziché protezioni contro crolli. Alcuni strategist suggeriscono di vendere gli straddle FOMC considerati “troppo cari” rispetto ai movimenti realizzati recenti.
Asset digitali
- I mercati crypto sono stabili ma non euforici mentre l’attenzione resta rivolta alla Fed. Bitcoin scambia tra 92.000 e 93.000 USD dopo il rimbalzo dal forte calo di novembre, con una price action volatile ma contenuta in un range. Ether è sopra 3.300 USD e continua a sovraperformare leggermente, mentre i principali token come Solana, XRP e i titoli minerari (MSTR, MARA, RIOT, CLSK, CIFR) salgono, sostenuti da aspettative di politica monetaria più accomodante e maggiore propensione al rischio.
- Il flusso di opzioni nel crypto continua a mostrare una forte inclinazione verso le put, con coperture a lungo termine su IBIT e MSTR da parte degli investitori che si proteggono da esposizioni tipo equity e miner. Al contrario, ETHA mostra un mix bilanciato di call e put, suggerendo strategie strutturate con upside potenziale piuttosto che scommesse ribassiste dirette.
Obbligazioni
- I rendimenti dei Treasury USA si mantengono nella parte alta del range recente (da settembre) in attesa del FOMC. Il rendimento del 2 anni è vicino al 3,61%, mentre il 10 anni ha chiuso martedì con un rialzo di circa 1 punto base al 4,19%, prima di ritracciare leggermente durante la notte.
- I titoli di stato giapponesi hanno avuto una seduta tranquilla, restando all’interno dei range recenti, tranne nella parte breve della curva: il rendimento del 2 anni ha segnato un nuovo massimo marginale del ciclo sopra l’1,08%, per poi tornare sotto l’1,075%.
- Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni ha toccato nuovi massimi da marzo, sfiorando il 2,88%, prima di chiudere a 2,85%.
Materie prime
- L’argento ha toccato un nuovo massimo storico sopra i 60 USD, sostenuto dalle aspettative di tagli dei tassi e dalle previsioni del Silver Institute, secondo cui la domanda è destinata a crescere in settori tecnologici chiave come solare (PV), veicoli elettrici, infrastrutture correlate, data center e AI. Il rapporto oro/argento è sceso a un minimo di quattro anni intorno a 68,5, sotto la media a 25 anni, a conferma della forza relativa dell’argento.
- L’oro si mantiene stabile intorno ai 4.200 USD in attesa del taglio dei tassi USA. Il trend rialzista iniziato dal minimo di ottobre offre supporto a 4.118 USD, mentre la resistenza principale resta a 4.250 USD.
- Il petrolio greggio si muove vicino ai minimi recenti, a causa di timori persistenti sull’eccesso di offerta globale nei prossimi mesi. Secondo l’ultimo aggiornamento mensile dell’EIA, la produzione USA ha raggiunto un record nel 2025 prima di rallentare nel 2026. L’API ha segnalato un calo di 4,8 milioni di barili nelle scorte di greggio, in parte compensato da un forte aumento delle scorte di benzina. Il Brent resta bloccato in un range di 4 dollari, con supporto intorno ai 62 USD.
- L’indice BCOM Grains è sceso ai minimi di sei settimane dopo il rapporto WASDE di dicembre. Il grano ha subito pressioni dopo che l’USDA ha aumentato le scorte finali mondiali previste per il 2025–26 più del previsto. La soia resta debole per via della scarsa domanda cinese, mentre il mais ha registrato un lieve rialzo grazie a migliori prospettive per l’export.
Valute
- Il dollaro ha avuto una seduta tranquilla prima del FOMC, con le attese che la Fed possa effettuare l’ultimo taglio prima dell’insediamento di un nuovo presidente a maggio. Tuttavia, i ritardi nei dati USA potrebbero far cambiare rapidamente le probabilità. EURUSD è sceso sotto 1,1650, mentre USDJPY è salito, guidato soprattutto dalla debolezza dello yen.
- Il dollaro australiano resta solido dopo la recente riunione hawkish della RBA e l’aumento dei rendimenti obbligazionari in Australia. AUDUSD si aggira intorno a 0,6650 e punta alla resistenza chiave a 0,6707, il massimo annuale. AUDJPY ha superato 104,00 per la prima volta da luglio 2024.