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Rapida panoramica del mercato – 10 giugno 2025

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Rapida panoramica del mercato – 10 giugno 2025


Motori e catalizzatori di mercato


Azioni: colloqui USA-Cina, operazioni di M&A nel settore tech, trading cauto, attesa per i dati sull'inflazione
Volatilità: VIX stabile, rischio a breve termine contenuto, permane il premio a termine
Asset digitali: Bitcoin stabile, afflussi negli ETF, rialzo dei titoli crypto, IPO di Gemini
Obbligazioni: rendimenti USA in attesa delle principali aste del Tesoro previste in settimana, CPI atteso per domani
Valute: JPY il più debole, mentre permane un ampio appetito per il rischio
Materie prime: WTI rompe al rialzo; il platino sale a +35% da inizio anno
Eventi macro: colloqui commerciali USA-Cina a Londra


Dati macro e notizie principali


• Il presidente degli Stati Uniti Trump ha dispiegato 700 marines a Los Angeles per proteggere edifici federali durante le manifestazioni contro la sua politica di retate contro gli immigrati illegali. In precedenza, il presidente aveva già inviato la Guardia Nazionale in California, scavalcando il governatore Newsom, che ora lo sta citando in giudizio per tale decisione.
Le aspettative di inflazione dei consumatori misurate dalla Fed di New York sono scese al 3,2% a maggio 2025 dal 3,6% di aprile. Le aspettative a un anno sui prezzi delle materie prime sono diminuite per benzina, assistenza sanitaria, istruzione universitaria e affitti, mentre i prezzi alimentari sono saliti al 5,5%, il livello più alto da ottobre 2023.
Bessent ha definito i colloqui USA-Cina "positivi", mentre il Segretario al Commercio Lutnick li ha giudicati "fruttuosi". I colloqui riprenderanno martedì alle ore 10:00 (ora di Londra) dopo una sessione di sei ore e quaranta minuti lunedì.


Calendario macro – eventi principali (orari in GMT)

  • 06:00 – Tasso di disoccupazione UK (aprile)

  • 08:00 – Produzione industriale Italia (aprile)

  • 09:00 – Proseguono i colloqui commerciali USA-Cina a Londra

  • 17:00 – Il Tesoro USA mette all’asta 58 miliardi di USD in titoli a 3 anni

Trimestrali


• Mercoledì: Oracle, Inditex
• Giovedì: Adobe, Kroger


Azioni


USA: le borse statunitensi hanno registrato piccoli guadagni lunedì, con l’avvio dei colloqui USA-Cina a Londra che ha ridotto le preoccupazioni sui dazi. L’S&P 500 è salito dello 0,1%, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,3% e il Dow è rimasto invariato. Il sentiment è stato sostenuto dalle speranze di progresso nelle forniture di terre rare e da una possibile pausa nelle restrizioni all’export. Apple ha perso l’1% dopo un aggiornamento sull’IA poco entusiasmante al WWDC, mentre Qualcomm è salita del 4% grazie all’accordo con Alphawave. Gli investitori rimangono cauti in vista dei dati chiave sull’inflazione USA previsti per mercoledì. I rendimenti dei Treasury sono leggermente scesi, mentre l’attenzione è rivolta alle trimestrali di GameStop e JM Smucker.
Europa: i mercati europei hanno chiuso leggermente in calo lunedì, con gli investitori concentrati sui colloqui USA-Cina. Il DAX ha perso lo 0,5%, il CAC 40 lo 0,2%, con i cali guidati dai settori difesa, bancario e tecnologico. SAP e Siemens Energy hanno sottoperformato, mentre Alphawave e Spectris hanno guadagnato grazie a notizie su M&A. I mercati attendono i dati sull’inflazione di Germania, Francia, Spagna e Italia, che potrebbero orientare la politica monetaria delle banche centrali. Il FTSE 100 ha perso lo 0,1%, con l’attività di M&A nel segmento mid-cap UK in aumento, compensando i ribassi di WPP.
UK: il FTSE 100 di Londra ha chiuso quasi invariato, in calo dello 0,1%, con pochi movimenti in attesa dei colloqui commerciali. Le operazioni di M&A hanno dominato i titoli: Spectris è balzata del 64% in seguito a un’offerta di acquisizione, mentre Alphawave è salita di quasi il 19% dopo l’offerta di Qualcomm. Il mercato UK continua a perdere società quotate a favore di acquirenti esteri, sollevando interrogativi sugli investimenti domestici. I dati economici restano scarsi fino ai numeri su disoccupazione e PIL attesi più avanti nella settimana.
Asia: i mercati asiatici sono stati sostenuti dall’ottimismo sui negoziati USA-Cina. L’Hang Seng è salito dell’1,6%, trainato dai titoli tecnologici e dall’attenuarsi delle tensioni sulle esportazioni di terre rare. Il KOSPI sudcoreano ha raggiunto nuovi massimi grazie agli acquisti esteri e all’ottimismo post-elezioni. Anche gli indici giapponesi e australiani hanno guadagnato, aiutati dai dati positivi sul PIL e dalla forza del settore tecnologico globale. I dati cinesi sono stati deboli, ma restano le speranze di stimoli da parte di Pechino per sostenere l’economia. Gli investitori guardano ai dati CPI USA e ai prossimi sviluppi nei colloqui commerciali.


Volatilità


La volatilità di mercato è rimasta contenuta all’inizio della settimana. Il VIX ha chiuso a 17,16, ben al di sotto del picco sopra quota 40 registrato a metà aprile. Anche misure a brevissimo termine come il VIX1D sono scese, chiudendo a 12,28. La curva dei future resta piatta, segnalando aspettative di calma nel breve termine. La domanda di coperture si è attenuata e lo skew sulle opzioni put dell’S&P 500 è più contenuto. Tuttavia, permane un modesto premio per protezioni a più lungo termine, segno di una certa prudenza in vista dei dati sull’inflazione e delle riunioni delle banche centrali.


Asset digitali


I mercati crypto si sono stabilizzati, con Bitcoin sopra i 109.000 USD ed Ethereum vicino a 2.676 USD. L’ETF IBIT di BlackRock sul Bitcoin spot ha registrato forti afflussi, superando i 70 miliardi di asset e spingendo il prezzo delle quote in rialzo del 4,4%. Anche l’ETF ETHA su Ethereum ha guadagnato il 3,9%. I titoli legati alle crypto (COIN, MSTR, MARA, RIOT, CLSK, CIFR) sono per lo più saliti, seguendo i guadagni dei principali token. Il sentiment è migliorato grazie ai colloqui USA-Cina che alimentano speranze di stabilità, mentre gli investitori attendono i dati CPI USA. Nel frattempo, Gemini ha presentato una richiesta riservata per una IPO negli Stati Uniti, segnalando un continuo interesse istituzionale.


Obbligazioni


I rendimenti dei Treasury USA sono leggermente scesi ieri, dopo l’impennata di venerdì in seguito ai dati sull’occupazione di maggio superiori alle attese. L’attenzione questa settimana si concentra sulle aste del Tesoro previste mercoledì (titoli a 10 anni) e giovedì (T-bond a 30 anni), in seguito al recente aumento dei rendimenti. Il CPI USA di maggio sarà pubblicato mercoledì.


Materie prime


• I prezzi del platino hanno esteso la loro forte tendenza al rialzo, con un guadagno del 35% da inizio anno, sostenuti da fondamentali più rigidi e acquisti per effetto momentum dopo il forte breakout del mese scorso. Il rapporto con l’oro è sceso a 2,7-1 dal minimo record di 3,6-1 registrato appena sei settimane fa.
• L’argento scambia vicino a 36,60 USD e continua a salire dopo aver superato i 35 USD la scorsa settimana, raggiungendo un massimo di 13 anni. Come il platino, anche l’argento è visto come relativamente economico rispetto all’oro, e con quest’ultimo in attesa di un nuovo — e finora sfuggente — catalizzatore, l’attenzione si è spostata per ora sui metalli “fratelli” più economici.
• Il WTI scambia sopra i 65 USD, un livello che ha spesso agito da supporto e resistenza dallo scorso settembre. Il Brent, invece, non ha ancora testato la resistenza intorno a 68,50 USD. La recente forza è supportata dai colloqui commerciali “fruttuosi” tra USA e Cina, da un mercato spot più teso nel pieno della domanda stagionale e dal crollo del numero di trivelle petrolifere USA al minimo da quattro anni.


Valute


• Il dollaro USA è misto o leggermente più forte dopo l’aumento registrato venerdì a seguito dei dati sull’occupazione, rimbalzando dopo il calo di ieri ma senza slancio.
• Il cambio USDJPY scambia appena sotto 145,00 stamattina in Europa dopo che un tentativo notturno di superare tale livello è stato respinto. La coppia non chiude sopra 145,00 da oltre tre settimane. L’EURJPY ha superato brevemente quota 165,21 — nuovo massimo annuale — prima di ridiscendere a 165,00. L’EURUSD resta stabile vicino a 1,1400.
• Alcune valute dei mercati emergenti continuano a rafforzarsi contro il dollaro USA: il cambio USDZAR ha toccato nuovi minimi annuali negli ultimi giorni, mentre l’USDMXN è sceso nuovamente ai minimi da agosto dello scorso anno.

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