Rapida panoramica del mercato – 24 settembre 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 24 settembre 2025
Catalizzatori di mercato
- Azionario: Correzione negli USA guidata dal tech dopo l’allusione di Powell a valutazioni “molto elevate”; in Europa bene i servizi e il lusso; Asia mista con Hong Kong in calo in vista del tifone Ragasa
- Volatilità: Rischio shutdown, tono di Powell e dati macro all’orizzonte
- Asset digitali: BTC stabile, ETH tiene, Tether punta a una valutazione da 500 miliardi
- Obbligazioni: I Treasury USA salgono mentre peggiora il sentiment di rischio
- Valute: USD laterale. AUD più forte su ampia base
- Materie prime: Il platino si unisce ai rally record di oro e argento
- Eventi macro: IFO tedesco, vendite di nuove abitazioni negli USA e asta a 5 anni USA
Notizie macroeconomiche
- Il presidente della Fed, Powell, ha dichiarato che i prezzi azionari sono “piuttosto elevati”, sottolineando la difficoltà di bilanciare l’inflazione con un mercato del lavoro in indebolimento. I funzionari Goolsbee e Bowman hanno adottato un tono cauto, segnalando rischi di inflazione e la possibilità di tagli più rapidi dei tassi in caso di un aumento della disoccupazione.
- L’indice PMI composito S&P Global USA è sceso a 53,6 a settembre 2025 da 54,6 in agosto, segnalando una crescita più lenta ma il miglior trimestre dall’ultima parte del 2024. L’attività nei servizi si è rallentata, la crescita manifatturiera si è attenuata, e ordini, occupazione e arretrati di lavoro sono sotto pressione.
- L’indice PMI servizi S&P Global USA è calato a 53,9 a settembre 2025 da 54,5, in linea con le attese, indicando la crescita più lenta da giugno. I nuovi ordini sono saliti di poco a causa della debole domanda interna, limitando le assunzioni da parte dei fornitori di servizi.
- Il disavanzo delle partite correnti statunitensi si è ridotto di 188,5 miliardi di dollari (−42,9%) a 251,3 miliardi nel secondo trimestre del 2025, in linea con le attese. Il deficit commerciale è diminuito grazie alla riduzione delle importazioni da parte delle imprese, precedentemente aumentate per aggirare i nuovi dazi.
- L’OCSE prevede un rallentamento della crescita globale al 3,2% nel 2025 e al 2,9% nel 2026, rispetto al 3,3% del 2024, a causa dei dazi USA. Le stime per il 2025 sono comunque superiori di 0,3 punti rispetto a giugno, segnalando resilienza nella prima parte dell’anno.
- La banca centrale svedese ha tagliato a sorpresa i tassi di 25 punti base, portandoli all’1,75% a settembre, con l’obiettivo di sostenere l’economia e contenere l’inflazione. Nonostante le prospettive di crescita, la Riksbank ha evidenziato rischi legati alle tensioni geopolitiche e all’incertezza sulla politica commerciale USA.
- Il presidente Trump ha dichiarato che la NATO dovrebbe abbattere gli aerei russi che violano il proprio spazio aereo, pur mantenendo un tono di comprensione riguardo alle possibilità dell’Ucraina di vincere la guerra con il supporto dell’Unione Europea.
- La Cina sta incoraggiando le banche centrali dei paesi amici ad acquistare e conservare oro nel paese attraverso lo Shanghai Gold Exchange (Fonte: Bloomberg). L’iniziativa mira a rafforzare il ruolo di Pechino nella finanza globale e ridurre la dipendenza dal dollaro e dai centri occidentali, mentre le banche centrali intensificano gli acquisti di oro per coprirsi dai rischi geopolitici ed economici.
Calendario macro (orari in GMT)
08:00 – IFO clima economico Germania (settembre)
14:00 – USA, vendite di nuove abitazioni (agosto)
14:30 – Report settimanale EIA su scorte di greggio e carburanti
17:00 – Asta USA: emissione di titoli a 5 anni per 70 miliardi USD
Trimestrali della settimana
- Oggi: Cintas
- Giovedì: Costco, Accenture, H&M Hennes & Mauritz
Azionario
- USA: Le azioni USA hanno perso terreno: S&P 500 −0,6%, Nasdaq 100 −0,7%, Dow −0,2% (−88 punti), dopo che Powell ha dichiarato che i titoli appaiono “piuttosto elevati”. Nvidia ha perso il 2,8% dopo che la sua partnership fino a 100 miliardi USD con OpenAI è finita sotto scrutinio per antitrust e approvvigionamento energetico. Oracle ha perso il 4,4%, annullando il rimbalzo legato ai cambi ai vertici, mentre Amazon ha lasciato sul campo il 3,0% a causa di incertezze legali. I titoli difensivi hanno tenuto: Kenvue +1,6%. Boeing +2,0% grazie all’ordine da Uzbekistan Airways. Il focus ora si sposta su sviluppi normativi riguardo l’accordo Nvidia–OpenAI e ai prossimi dati sull’inflazione.
- Europa: I mercati europei sono saliti: STOXX 50 +0,6%, STOXX 600 +0,3%, con i PMI flash che segnalano l’attività più forte da 16 mesi, trainata dai servizi. Il settore discrezionale ha sovraperformato: LVMH +3,2%, L’Oréal +3,5%, Volkswagen +3,3%, Stellantis +3,1%. Ørsted +4,0% dopo che un tribunale statunitense ha autorizzato la ripresa dei lavori sul progetto Revolution Wind. In evidenza anche i ribilanciamenti degli indici, con il declassamento di Porsche AG al MDAX.
- Asia: Chiusure contrastate. Hang Seng −0,7% a 26.159, Hang Seng Tech −1,5%, mentre Hong Kong si prepara al super tifone Ragasa con voli cancellati. Gli A-share cinesi deboli (CSI 300 −0,1%). ASX 200 australiano +0,4%, KOSPI coreano +0,5%, mentre il Giappone era chiuso per la festività dell’equinozio d’autunno. Nel comparto pharma a Hong Kong, Sino Biopharm −4,5% e CSPC Pharma −4,7%.
Volatilità
- La volatilità è aumentata leggermente, con gli investitori che bilanciano il tono della Fed, il rischio di shutdown negli USA e i dati macro attesi oggi. Il VIX è salito a 16,64 (+3,35%), mentre l’SPX è sceso dello 0,55%. I futures sul VIX sono leggermente calati. Indicatori di volatilità a breve termine come VIX1D e VIX9D sono saliti del 5–6%, riflettendo una maggiore domanda di copertura in vista dei dati su nuove abitazioni e scorte di greggio. Nonostante questi movimenti, la volatilità resta contenuta, sostenuta dagli afflussi nei fondi long-VIX (+63 milioni USD). A meno di escalation nei rischi di politica monetaria o fiscale, gli scostamenti giornalieri potrebbero restare limitati.
Movimento atteso per l’SPX oggi: ±70 punti (~±1,0%), basato sulla volatilità implicita nelle opzioni ATM.
Asset digitali
- I mercati crypto si stanno stabilizzando dopo il forte deleveraging di lunedì. Bitcoin scambia vicino a 112.800 USD (+0,62%), mentre Ethereum resta a 4.180 USD (+0,25%). Altcoin misti: XRP risale sopra 2,85 USD, ma SOL in calo a 209,5 USD (−1,86%). I flussi ETF sono stati contenuti: afflussi modesti in IBIT (+2,5 milioni) e ETHA (+0,8 milioni), mentre i flussi complessivi negli ETF crypto USA restano negativi (−245 milioni USD combinati su BTC e ETH). I driver macro continuano a dominare: i segnali della Fed e le attese per lo shutdown orientano i movimenti più dei trend on-chain.
Intanto, secondo indiscrezioni, Tether sarebbe in cerca di fino a 20 miliardi di USD in finanziamenti, portando la valutazione dell’emittente di stablecoin a 500 miliardi, al pari di SpaceX e OpenAI. Intanto, cluster di liquidità nei prezzi delle opzioni BTC indicano una possibile “calamita” a breve termine attorno a 107.000 USD, mantenendo il sentiment fragile.
Obbligazioni
- I rendimenti dei Treasury USA sono scesi dopo diversi giorni di rialzo, in concomitanza con la debolezza degli asset rischiosi. Tuttavia, l’asta dei titoli a 2 anni ha registrato una domanda debole. Stamattina, il rendimento benchmark a 2 anni è al 3,56%, dopo aver toccato un massimo del 3,61% ieri. Anche il rendimento del decennale USA è sceso di circa cinque punti base dal picco del 4,15%, attestandosi poco sotto il 4,10% all’inizio delle contrattazioni europee.
- Gli spread sul credito high yield USA si sono ampliati di 3 punti base, in scia alla debolezza dell’azionario e al rally dei Treasury. Lo spread Bloomberg high yield rispetto ai Treasury è salito a 262 punti base, dopo aver segnato il minimo da febbraio il giorno prima.
Materie prime
- I prezzi del greggio si sono rafforzati dopo che Trump ha inasprito i toni contro Russia, Cina e India — principali acquirenti e di fatto finanziatori del conflitto. Intanto, la Russia valuta restrizioni all’export di diesel in risposta agli attacchi ucraini alle sue infrastrutture energetiche. I future sul gasolio ICE sono saliti del 2,4% martedì, con eventuali limiti che potrebbero ridurre ulteriormente l’offerta globale in vista della domanda invernale.
- I metalli preziosi hanno toccato nuovi massimi: l’oro ha raggiunto il nostro target tecnico di breve a 3.800 USD, l’argento ha segnato un massimo di 14 anni a 44,46 USD, mentre il platino ha superato quota 1.500 USD, il livello più alto da 11 anni. Il rally è alimentato dalla riduzione dei costi di finanziamento negli USA e da una combinazione di preoccupazioni degli investitori su valutazioni azionarie elevate, indipendenza della Fed e rischi geopolitici crescenti.
Valute
- Bassa volatilità sulla maggior parte del mercato valutario. Il tentativo di EURUSD di superare 1,1900 in scia al FOMC non ha avuto seguito, con il cambio che resta compresso attorno a 1,1800. Anche USDJPY rimane vicino a 148,00, senza direzione chiara.
- Un po’ più di movimento su alcune valute incrociate. EURSEK ha perso terreno dopo il “taglio hawkish” della Riksbank svedese, che ha dichiarato concluso il ciclo di allentamento. Tuttavia, il calo sotto 11,00 non ha tenuto, con EURSEK che scambia ora a 11,025 dopo un minimo a 10,971. Altrove, EURGBP sta puntando verso la parte alta del range annuale sopra 0,8725, mentre AUDNZD ha toccato brevemente 1,1300, massimo da fine 2022, dopo la nomina di Anna Breman (ex vice della Riksbank) a capo della banca centrale neozelandese.