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Rapida panoramica del mercato – 26 giugno 2025

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Rapida panoramica del mercato – 26 giugno 2025


Fattori e catalizzatori di mercato

Azioni: Nvidia spinge il Nasdaq verso l’alto; cautela in Europa; titoli della difesa in rialzo grazie all’aumento della spesa NATO
Volatilità: il VIX scende a nuovi minimi; calma nel breve termine, ma permangono rischi nel lungo periodo
Asset digitali: BTC stabile sopra $107.000; afflussi su IBIT; ETHA si indebolisce dopo il rally; focus istituzionale
Obbligazioni: i rendimenti dei Treasury USA a breve scadenza scendono ancora, sulle speculazioni di una nomina anticipata del nuovo presidente Fed al posto di Powell
Valute: USD ai minimi degli ultimi tre anni
Materie prime: il platino tocca il massimo da 11 anni. I principali raccolti crollano grazie a condizioni di crescita ideali
Eventi macro: richieste settimanali di sussidi di disoccupazione USA


Dati macro e principali notizie

• Trump potrebbe accelerare la nomina del successore di Jerome Powell alla guida della Fed, frustrato dal ritmo lento dei tagli dei tassi, secondo quanto riportato mercoledì dal Wall Street Journal. I candidati sarebbero figure che ritengono che il tasso della Fed dovrebbe essere più basso, portando quindi a una revisione al ribasso delle aspettative sui tassi.
La Federal Reserve ha proposto di ridurre i requisiti patrimoniali previsti dal regime di leva finanziaria supplementare, permettendo alle grandi banche di detenere più Treasury USA e supportare meglio un mercato da 29 mila miliardi di dollari. Sebbene la misura miri a rafforzare la stabilità del mercato dei Treasury, alcuni critici come il governatore Michael Barr avvertono che potrebbe indebolire le tutele e aumentare il rischio di fallimenti bancari.
Il presidente Fed Powell ha dichiarato che lo scenario di stagflazione non è attualmente all’orizzonte. Ha sottolineato che uno shock inflazionistico richiederebbe attenzione, dato che l’inflazione supera il target del 2%. Powell ha evidenziato la necessità di politiche caute per evitare costi economici di lungo periodo, senza però sbilanciarsi su una previsione ferma dell’inflazione.
Le vendite di nuove case unifamiliari negli Stati Uniti sono calate del 13,7% a maggio 2025, scendendo a 623.000 unità, invertendo l’aumento del 9,6% registrato in aprile. Il dato è inferiore alle 700.000 unità attese, segnando la flessione più marcata dal giugno 2022, mentre tassi ipotecari elevati e incertezza economica hanno spinto molte famiglie a rimandare l’acquisto.


Principali eventi in calendario macro (orari GMT)

06:00 – Germania: Fiducia consumatori Gfk luglio
12:30 – USA: Bilancia commerciale beni maggio
12:30 – USA: PIL 1° trimestre (terza stima)
12:30 – USA: Consumi personali, PCE 1° trimestre
12:30 – USA: Richieste settimanali di sussidi di disoccupazione
14:30 – EIA: variazione settimanale scorte di gas naturale
17:00 – USA: Asta di Treasury a 7 anni da 44 miliardi di dollari

Trimestrali

Oggi: Nike, Hennes & Mauritz


Azioni

USA: i mercati azionari USA sono rimasti stabili mercoledì, con l’S&P 500 piatto e il Nasdaq su nuovi massimi grazie al rally di Nvidia (+4%). Il presidente Fed Powell ha mantenuto un tono cauto sui tagli dei tassi, citando il rischio inflattivo legato ai dazi, ma lasciando margini di manovra se i dati dovessero peggiorare. Il settore tecnologico ha sovraperformato, con Nvidia, Alphabet e AMD forti; Tesla ha perso terreno a causa delle deboli vendite europee. I prezzi dell’energia sono rimasti bassi grazie all’allentamento delle tensioni in Medio Oriente, mentre i future USA segnalano pochi movimenti in attesa dei dati sulla disoccupazione e dei risultati Nike.
Europa: le borse europee hanno chiuso in calo, con il DAX a -0,6% e il CAC 40 a -0,7%, mentre gli investitori valutano la decisione della NATO di aumentare gli obiettivi di spesa per la difesa. I titoli del comparto difesa come Rheinmetall hanno sovraperformato, mentre banche e titoli legati ai consumi sono rimasti indietro. Il FTSE 100 ha toccato il minimo delle ultime quattro settimane nonostante il sostegno al comparto difesa. Shell e BP hanno perso terreno a seguito della smentita delle voci di fusione. Il sentiment rimane cauto, con pochi dati in arrivo a parte la fiducia dei consumatori tedeschi.
Regno Unito: il FTSE 100 ha ceduto lo 0,46%, penalizzato dalla debolezza dei titoli oil, pubblicità e pharma. WPP e BP hanno perso terreno, mentre Babcock è balzata in avanti grazie a nuove indicazioni positive e a un piano di buyback. I titoli della difesa hanno beneficiato del nuovo obiettivo NATO di spesa al 5% del PIL. I dati generali confermano la stagnazione del tenore di vita britannico, mentre i tagli occupazionali colpiscono le piccole imprese. I future UK segnalano un’apertura fiacca.
Asia: andamento misto in Asia: il Nikkei è balzato dell’1,6% grazie alla forza dei tecnologici e al traino del rally di Nvidia sui titoli dei semiconduttori giapponesi, mentre l’Hang Seng ha corretto dopo quattro sedute positive. Il KOSPI sudcoreano ha perso il 2% per prese di profitto. I mercati cinesi sono rimasti cauti in attesa della scadenza dei dazi USA del 9 luglio. Hong Kong si mantiene vicino ai massimi da tre mesi, sostenuta dall’ottimismo sui consumi cinesi.


Volatilità

La volatilità continua a ridursi, con il VIX che chiude a 16,76, il livello più basso da oltre un mese. La volatilità di breve termine è ulteriormente calata e anche la tensione sui bond si attenua, come mostrato dai minimi plurimensili della volatilità sui Treasury. Gli investitori sembrano più fiduciosi grazie al ridimensionamento delle paure su guerra e inflazione, anche se la domanda di coperture di lungo periodo resta elevata. Per i buy-and-hold di lungo periodo, i mercati appaiono più stabili, ma sorprese sono possibili soprattutto in occasione di eventi come la riunione Fed di luglio.


Asset digitali

Bitcoin è stabile vicino a $107.700, in rialzo dell’1,3% in 24 ore, sostenuto da un miglioramento del sentiment di rischio grazie alla tenuta della tregua in Medio Oriente. Gli ETF spot restano richiesti: IBIT di BlackRock è salito del 2% a $61,28, ora sopra i $74 miliardi di asset. Al contrario, ETH rimane indietro con un +1,9% e l’ETF ETHA di iShares ha perso lo 0,3% dopo un rally di più giorni. Altcoin miste e volumi di scambio bassi indicano un clima selettivo e cauto. Il focus rimane sull’adozione istituzionale, con i colossi del credito ipotecario USA pronti a riconoscere gli asset digitali come riserve, un passo storico verso l’accettazione mainstream.


Obbligazioni

I rendimenti dei Treasury USA sono scesi su tutta la curva ai nuovi minimi locali ieri e nella notte, con un leggero steepening rispetto alla settimana scorsa. Il benchmark a 2 anni è ora a 3,76%, sei punti base sotto la chiusura di martedì, mentre il benchmark a 10 anni è sceso di soli due punti base, a 4,27%.
I rendimenti europei restano elevati nonostante il calo dei Treasury USA, complice l’attesa di nuove emissioni di Bund tedeschi per finanziare lo stimolo fiscale. Il Bund tedesco a 10 anni scambia a 2,56% questa mattina, con lo spread USA-Germania ai minimi da fine aprile (1,7%).


Materie prime

Il petrolio si mantiene stabile per il secondo giorno dopo il maggior calo su due giorni dal 2022, sulla scia delle dichiarazioni di Trump (“massima pressione” sull’Iran) e di un altro calo delle scorte EIA ai minimi stagionali da 11 anni. I riflettori sono puntati sulla riunione OPEC+ del 6 luglio, in cui è atteso un ulteriore aumento di 411mila barili/giorno da agosto, mentre un report indica che la Cina, motore della domanda mondiale negli ultimi vent’anni, potrebbe aver già raggiunto il picco di consumi.
Mentre l’oro resta bloccato nella fascia $3.300-400, il platino continua a correre, trattando vicino a $1.400, massimo da 11 anni e +53% da inizio anno, sostenuto da prospettive di offerta limitata e domanda in aumento da parte dei gioiellieri cinesi, che si orientano sul platino dopo il rally dell’oro.
Il comparto cereali cede il 6% nella settimana, con ribassi su tutte le principali colture grazie al clima caldo e piovoso nel Midwest USA, ideale per lo sviluppo di mais e soia seminati da poco. Il grano perde l’8% a fronte di prospettive di produzione molto forti nell’emisfero nord, dove la raccolta è già partita.


Valute

Il dollaro USA è sceso ancora nella serata di ieri, con l’indebolimento accelerato nella notte dopo le notizie secondo cui Trump potrebbe nominare un nuovo presidente Fed in anticipo, frustrato dal ritmo lento dell’allentamento monetario di Powell. L’EURUSD ha toccato un nuovo massimo dal 2021 sopra 1,1700, per poi ritracciare verso 1,1680 al momento della scrittura; USDJPY è sceso fino a 144,57 prima di rimbalzare.
• La corona norvegese (NOK) si conferma la peggiore tra le valute G10, scivolando ulteriormente ieri mentre i prezzi del petrolio hanno corretto dopo il picco dovuto alle tensioni Iran-Israele e al breve coinvolgimento degli USA. L’EURNOK tratta sopra 11,81 dopo aver toccato un minimo di 11,40 la scorsa settimana.

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