Rapida panoramica del mercato – 3 giugno 2025

BG SAXO
Rapida panoramica del mercato – 3 giugno 2025
Driver e catalizzatori di mercato
• Azioni: i titoli dell’acciaio volano grazie ai dazi; auto e UE caute; la tecnologia guida negli USA
• Volatilità: il VIX si attenua; lieve contango; volumi elevati sulle opzioni ma senza panico
• Asset digitali: Bitcoin ed ETH rimbalzano; afflussi costanti su IBIT; ETHA registra domanda record
• Obbligazioni: forte domanda all’asta dei JGB decennali; i Treasury USA attendono dati chiave
• Valute: JPY indebolito nella notte dopo i commenti della BoJ, AUD più debole dopo i verbali della RBA
• Materie prime: oro e argento superano livelli chiave, rally del greggio guidato da ricoperture short
• Eventi macro: CPI dell’Eurozona, offerte di lavoro JOLTS USA di aprile
Dati macro e notizie principali
• La Reserve Bank australiana ha discusso un taglio di 50 punti base alla riunione del 20 maggio, preoccupata che gli sviluppi del commercio globale potessero danneggiare l’economia australiana, ma ha deciso per l’atteso taglio di 25 punti base, mantenendo la disponibilità ad accelerare la politica se necessario.
• Il Caixin Manufacturing PMI cinese di maggio è uscito a 48,3 contro 50,7 attesi e 50,4 di aprile.
• L’attività manifatturiera USA si è contratta a maggio per il terzo mese consecutivo, con l’indice ISM sceso a 48,5. Le importazioni hanno toccato il minimo da 16 anni, le esportazioni il minimo da cinque anni, forse a causa dei dazi di ritorsione. Il rapporto ha evidenziato incertezza per via di dazi irregolari e mutevoli, complicando l’approvvigionamento delle forniture.
• Mentre il Senato affronta il disegno di legge fiscale e di spesa di Trump (“big, beautiful-“), i repubblicani al Senato pianificano di rendere permanenti i tagli fiscali temporanei, aumentando potenzialmente il deficit e alienando i falchi fiscali. Le modifiche proposte includono tagli alle imposte per le imprese, revisioni alle imposte statali e locali, e aggiustamenti per energia verde, Medicaid e buoni pasto. Il disegno di legge affronta incertezze a causa di controversie normative e di una scadenza prima della fine dell’autorità di indebitamento del Tesoro (agosto o settembre).
• Il leader della maggioranza al Senato John Thune ha dichiarato che i repubblicani esamineranno l’impatto potenziale della cosiddetta “revenge tax” prevista dalla Sezione 899 della versione della Camera, che tasserebbe individui ed entità straniere provenienti da paesi con politiche giudicate “discriminatorie”.
• Fonti della Casa Bianca hanno dichiarato ieri che Trump e Xi “probabilmente” parleranno questa settimana.
Eventi macro in calendario (orari GMT)
06:30 – CPI svizzero di maggio
07:50 – Giappone, intervento di Ueda (Bank of Japan)
09:00 – Flash CPI Eurozona di maggio
14:00 – Ordini di fabbrica USA aprile
14:00 – Offerte di lavoro JOLTS USA aprile
Trimestrali
• Oggi: Crowdstrike, Ferguson Enterprises, Hewlett Packard Enterprise
• Giovedì: Broadcom, Lululemon, Samsara
Azioni
• USA: i listini USA hanno chiuso in rialzo, con l’S&P 500 a +0,4%, il Nasdaq +0,7% e il Dow +0,1%, grazie all’ottimismo per i potenziali colloqui commerciali Trump-Xi che ha compensato i timori sui dazi. I titoli dell’acciaio sono schizzati: Cleveland-Cliffs +23%, Nucor +10%, Steel Dynamics +10% dopo l’annuncio di dazi al 50% su acciaio/alluminio. Male gli automobilistici: Ford e GM -3,8% dopo deboli dati UE. Tesla -1,1%. Il PMI manifatturiero ISM ha mostrato ulteriore contrazione (48,5), ma gli investitori attendono altri dati su occupazione e fabbriche questa settimana. L’energia ha sovraperformato sulle notizie OPEC+, Nvidia e Meta hanno guidato i rialzi tech.
• Europa: i mercati europei hanno iniziato giugno con cautela. Lo Stoxx 50 ha perso lo 0,3%, il DAX -0,28%, il CAC 40 -0,19% per i timori sull’escalation dei dazi dopo i nuovi dazi USA al 50% sui metalli. Le auto hanno guidato i ribassi: Stellantis -5%, Mercedes/BMW/VW in calo fino al 2,7%. I titoli petroliferi +1,4% grazie al rialzo del greggio. Il PMI manifatturiero ha mostrato stabilizzazione, ma la Germania resta debole. L’attenzione si sposta sulla decisione BCE sul taglio dei tassi attesa giovedì.
• UK: il FTSE 100 ha chiuso piatto (+0,02%), con i guadagni della difesa (Babcock +8,2%, BAE +1%) e dell’energia (Shell +0,8%, BP +0,9%) che hanno compensato i cali dei beni di consumo e della sanità. Bene anche i titoli auriferi grazie al rialzo dei prezzi. I prezzi delle case UK sono saliti dello 0,5% a maggio. Il PMI manifatturiero britannico è migliorato a 46,4, massimo da tre mesi. Vodafone e GSK in rialzo su notizie societarie positive.
• Asia: listini asiatici misti. L’HSI di Hong Kong è rimbalzato del 1,5% grazie alle speranze sui colloqui Trump-Xi; gli indici cinesi piatti per le rinnovate tensioni sui dazi e i deboli dati PMI. Il Nikkei giapponese stabile. Bene i titoli tech ed EV: Li Auto +6,5%, BYD +2%. L’ASX 200 australiano +0,3% sui verbali dovish della RBA, ma i segnali economici restano deboli.
Volatilità
La volatilità si è attenuata grazie all’ottimismo commerciale. Il VIX è sceso a 18,36 (-1,1 punti), il VIX1D a 13,26 e il VIX9D a 17,64. I Future VIX restano sopra lo spot, segnalando una lieve domanda di copertura ma senza panico. L’attività sulle opzioni resta elevata sui mega-cap in vista dell’ISM servizi USA e del NFP di venerdì, ma lo skew si è appiattito, suggerendo che i trader stanno vendendo put per finanziare call spread più che acquistare protezioni aggressive al ribasso.
Asset digitali
I mercati crypto si sono stabilizzati dopo le perdite del weekend. Bitcoin +0,5% a $105.300; Ethereum +4,8% a $2.610. L’ETF IBIT -0,1% a $59,36 dopo afflussi per $409M la scorsa settimana; ETHA -1,6% nonostante un record di $48,4M di sottoscrizioni nette. Solana e XRP hanno registrato movimenti misti con il ritorno alla normalità del funding e il raffreddamento dell’attività on-chain. MSTR e i titoli crypto hanno scambiato più solidi; il posizionamento di mercato suggerisce un reset piuttosto che avversione al rischio.
Obbligazioni
• I rendimenti dei Treasury USA continuano a oscillare in attesa dei dati chiave sull’occupazione di questa settimana, con un piccolo rialzo nelle parti lunghe della curva USA calmierato ieri, mentre il rendimento decennale resta poco sopra il 4,40%.
• L’asta dei titoli di Stato giapponesi (JGB) decennali nella notte ha visto una forte domanda, aiutando ad attenuare le preoccupazioni sul mercato delle scadenze più lunghe. Il rendimento decennale è sceso di 2,5 punti base all’1,49% dopo l’asta. L’asta trentennale prevista per giovedì potrà offrire un’indicazione migliore sullo stato della domanda per i bond a lunghissimo termine.
Materie prime
• Il settore delle materie prime ha iniziato giugno con forti guadagni, trainati dall’energia e dai metalli preziosi. Tuttavia, ha subito un lieve calo nella notte per prese di profitto. Nonostante ciò, i prezzi restano sostenuti da fattori come un dollaro più debole, tensioni geopolitiche, problemi tariffari e preoccupazioni sul debito fiscale USA. Il settore agricolo è attualmente l’unico elemento negativo sul rendimento complessivo.
• I Future su alluminio e acciaio USA sono schizzati dopo l’annuncio dei dazi da parte di Trump, con i contratti sull’alluminio in rialzo del 54% sul Comex, ai massimi dal 2013. I dazi all’importazione saliranno al 50% da mercoledì.
• Il premio del rame HG su Londra si è allargato mentre i trader speculavano sui futuri livelli dei dazi USA e sul loro impatto sul mercato americano, salvo poi ridursi nella notte con il calo dei prezzi dovuto ai deboli dati economici cinesi.
• Oro e argento hanno superato importanti resistenze tecniche, ora offrendo supporto rispettivamente a $3325 e $33,70. Il movimento è sostenuto da un dollaro più debole e dalla rinnovata domanda di investimenti alternativi in mezzo a tensioni geopolitiche e tariffarie.
• I prezzi del greggio sono balzati lunedì, spinti dalle tensioni geopolitiche e rafforzati da ricoperture short dopo che gli hedge fund erano rimasti esposti a una delle più grandi posizioni short lorde su WTI e Brent degli ultimi cinque anni.
Valute
• Il dollaro USA, debole ieri, ha visto un ulteriore modesto calo nella notte prima che i commenti del governatore della Bank of Japan Ueda spingessero USDJPY da un minimo di 142,38 fino a 143,27, per poi ritracciare sotto 143,00 nelle prime ore europee. Ueda ha suggerito che la BoJ manterrà l’attuale piano di riduzione degli acquisti di bond (400 miliardi di JPY a trimestre) per l’anno finanziario fino a marzo prossimo, con una decisione ufficiale attesa entro fine mese. Ha anche dichiarato che la banca non è interessata a rialzare i tassi solo per avere margine di taglio in futuro, e che le mosse sui tassi dipenderanno da economia e inflazione.
• L’Australian dollar si è indebolito dopo che i verbali della recente riunione RBA hanno rivelato che la banca centrale ha considerato un taglio di 50 punti base prima di optare per i 25 attesi. La banca è preoccupata per le politiche commerciali globali e ha indicato di essere pronta a muoversi più rapidamente con ulteriori allentamenti se le condizioni lo giustificano. AUDUSD ha toccato 0,6500 ai massimi della notte, per poi ritracciare a 0,6455.