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Rapida panoramica del mercato – 30 giugno 2025

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Rapida panoramica del mercato – 30 giugno 2025


Fattori trainanti e catalizzatori del mercato


Azioni: nuovi massimi, ottimismo commerciale, speranze di taglio dei tassi, tecnologia e consumo in testa
Volatilità: VIX basso, coperture rinnovate, protezione al ribasso a buon mercato
Asset digitali: Bitcoin stabile, forti afflussi negli ETF (IBIT, ETHA), focus sulla liquidità
Obbligazioni: i rendimenti lunghi europei raggiungono il livello più alto da oltre un mese
Valute: il dollaro USA si indebolisce nella sessione asiatica, con lo yen giapponese maggior beneficiario
Materie prime: continua la fase di consolidamento dell’oro. Il settore dei cereali attende i report chiave
Eventi macro: approvazioni di mutui UK maggio & CPI Germania giugno


Dati macro e principali notizie


Il presidente USA Trump ha visto passare sabato al Senato una votazione chiave (51-49) che consente di continuare il dibattito su un ampio pacchetto di tagli fiscali e spese, con un solo senatore repubblicano contrario che ha annunciato che non si ricandiderà. Trump ha definito il voto una grande vittoria, riferendosi al disegno di legge come “grande, bello, meraviglioso”. Le votazioni sugli emendamenti proseguono oggi.
• Il Canada ha annunciato ieri sera la cancellazione della prevista tassa sui servizi digitali che sarebbe dovuta entrare in vigore oggi e che aveva spinto Trump a sospendere i negoziati commerciali con il paese. La tassa avrebbe colpito soprattutto le grandi aziende tecnologiche statunitensi, imponendo una tassazione del 3% sui ricavi dei principali fornitori di servizi internet, tra cui Meta, Netflix e Amazon. Il primo ministro Carney ha dichiarato che l’eliminazione della tassa “favorirà la ripresa delle trattative” commerciali.
• Il presidente Trump ha affermato domenica che sta considerando di mantenere i dazi del 25% sulle auto giapponesi, citando gli squilibri tra il numero di auto acquistate dal Giappone rispetto a quelle vendute negli Stati Uniti.
Il dato sull’inflazione Core PCE USA di maggio, pubblicato venerdì, ha visto i prezzi core salire dello 0,2% mese su mese e del 2,7% anno su anno, sopra le attese (0,1%/2,6%) e contro un valore rivisto del 2,6% a/a in aprile (da 2,5%).


Principali eventi del calendario macro (orari GMT)

08:30 – Approvazioni di mutui UK maggio
12:00 – CPI Germania giugno
14:30 – Attività manifatturiera Fed di Dallas
16:00 – Report trimestrali sulle scorte e sulle superfici seminate USDA

Trimestrali


Martedì: Constellation Brands


Azioni


USA: le azioni USA hanno chiuso venerdì su nuovi massimi storici, spinte dall’ottimismo per nuovi accordi commerciali e possibili tagli dei tassi Fed. L’S&P 500 è salito dello 0,5% su un nuovo picco, il Nasdaq 100 +0,5%, e il Dow ha aggiunto 432 punti. Utili positivi (Nike +15%), inflazione in rallentamento e una cornice commerciale USA-Cina hanno sostenuto i guadagni. I mercati hanno festeggiato la riduzione dei dazi e il miglioramento del sentiment dei consumatori, con l’inflazione core PCE in aumento solo dello 0,2%. Tecnologia e consumi in testa, energia in ritardo per il calo del prezzo del petrolio.
Europa: le azioni europee sono balzate in scia all’ottimismo globale per la riduzione delle minacce tariffarie USA. Lo STOXX 50 ha guadagnato l’1,5%, il DAX +1,6% e il CAC 40 +1,8%, trainati da industriali e auto come Siemens (+6,5%) e BMW (+5,3%). L’accordo commerciale USA-Cina e il percorso di taglio dei tassi da parte della BCE hanno favorito il movimento. Francia e Spagna hanno registrato un’inflazione superiore alle attese, ma non sufficiente a cambiare la posizione della BCE. Le speranze per un nuovo accordo commerciale UE-USA hanno sostenuto il momentum, mentre i dati sull’occupazione in Germania segnalano cautela nelle assunzioni.
UK: il FTSE 100 è salito dello 0,7% venerdì, chiudendo la settimana leggermente in rialzo e seguendo i mercati globali. JD Sports (+6,6%) in testa dopo la trimestrale positiva di Nike. Titoli difensivi come Unilever e AstraZeneca hanno registrato guadagni costanti, mentre energia e minerari hanno perso terreno. La produzione di auto in UK resta debole, ma cresce l’ottimismo grazie a rapporti commerciali migliorati con USA e UE. Il FTSE resta poco sotto i massimi storici.
Asia: i mercati asiatici hanno avuto un andamento misto ma sono in rotta per chiudere il mese in positivo. Il Nikkei giapponese è balzato dell’1,6% su nuovi massimi annuali (+8% a giugno), trainato dalla tecnologia e dal rafforzamento dello yen. I mercati cinesi sono rimasti invariati; il PMI manifatturiero mostra contrazione, ma meno grave delle attese. Hong Kong ha perso lo 0,4% a causa dei titoli immobiliari. Il KOSPI sudcoreano ha guadagnato lo 0,8%, sostenuto dalle notizie sulle valute digitali. Il sentiment generale resta positivo grazie alla tregua USA-Cina e al rinvio dei dazi, che rasserenano i mercati.


Volatilità


La volatilità è rimasta bassa con i mercati in rialzo. Il VIX ha chiuso a 16,3 (-1,6%), con il VIX1D in calo a 8 dopo un breve picco. La volatilità realizzata dell’S&P 500 ha toccato il nuovo minimo YTD. La domanda di protezione al ribasso resta contenuta, con la maggior parte degli investitori che rinnovano le coperture esistenti anziché acquistarne di nuove. Con diversi esponenti Fed e dati chiave sul lavoro USA in arrivo, la bassa volatilità implicita offre agli investitori una finestra per aumentare la protezione a costi relativamente contenuti.


Asset digitali


I mercati crypto hanno aperto la settimana stabili. Bitcoin si mantiene intorno a 108.000 USD, sopra i livelli chiave. Gli ETF spot su Bitcoin USA, guidati dall’IBIT di BlackRock (74 mld USD AUM), hanno registrato afflussi per 2 mld USD la scorsa settimana. Anche gli ETF su Ethereum hanno visto una forte domanda, con ETHA che gestisce 4,2 mld USD. ETH ha trattato a 2.500 USD. La maggior parte delle altcoin ha sottoperformato, con la liquidità ora concentrata su Bitcoin e alcune meme coin. La crescente adozione degli ETF rende l’esposizione alle criptovalute più semplice e trasparente per gli investitori.


Obbligazioni


I rendimenti dei Treasury USA sono saliti leggermente venerdì dopo i dati sull’inflazione PCE di maggio superiori alle attese: il benchmark a 2 anni USA è salito di 3 punti base a circa il 3,75%, il decennale di 4 punti base al 4,28% dopo il minimo plurisettimanale di giovedì. Ieri su tutta la curva si è visto un recupero notturno, con il decennale al 4,26% dopo il minimo di 4,24% ieri. Il biennale, fortemente impattato ieri dalle speculazioni su una possibile nomina anticipata da parte di Trump di un presidente Fed accomodante a sostituire Powell nel maggio prossimo, è risalito al 3,74% dopo essere sceso fino a 3,71% ieri.
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è salito di 2 punti base venerdì, chiudendo al livello più alto da oltre un mese, mentre la Germania si prepara a una grande espansione fiscale.


Materie prime


• Il petrolio si muove in modo stabile dopo il tonfo dell’11% della scorsa settimana, con l’attenzione rivolta alla possibilità di annunci di nuovi accordi commerciali questa settimana e alla tenuta della fragile tregua in Medio Oriente. Su questi sviluppi pesa anche la possibile conferma, il 6 luglio, di un nuovo aumento della produzione OPEC+ di 411.000 b/g da agosto.
• L’oro tratta in rialzo dopo aver trovato supporto sopra i 3.245 USD e in seguito a una correzione del 2,8% la scorsa settimana, mentre le tensioni in Medio Oriente si sono attenuate e il sentiment positivo sui mercati azionari globali ha esteso una fase di consolidamento decennale. Focus sulla maxi-manovra fiscale di Trump, sulle trattative commerciali e i relativi impatti su dollaro e Treasury.
Il settore cereali, che ha perso il 4,5% la scorsa settimana, attende oggi i report chiave USDA su superfici coltivate, scorte e stato delle coltivazioni. Tutte e tre le principali colture hanno perso terreno di recente a causa delle attese per abbondanti forniture globali in uno scenario di condizioni di crescita ideali a livello mondiale.


Valute


• Il dollaro USA si è indebolito ampiamente nella sessione asiatica notturna, con lo yen giapponese maggior beneficiario, in netto rialzo: USDJPY è sceso ben sotto quota 144,00 dopo la chiusura di venerdì a 144,65.
• Dopo una giornata volatile venerdì a causa della sospensione dei negoziati commerciali da parte di Trump per la tassa digitale minacciata dal Canada, tassa poi sospesa dal Canada nel weekend, il cambio USDCAD ha perso leggermente terreno nella sessione notturna a 1,3665 rispetto alla chiusura di venerdì a 1,3689, anche se il massimo intraday di venerdì era 1,3759.

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