Rapida panoramica del mercato – 9 dicembre 2025

Driver e catalizzatori di mercato

• Azioni: I mercati azionari sono scivolati negli Stati Uniti, in Europa e in Asia mentre i trader attendono i tagli dei tassi della Fed e valutano le tensioni legate a operazioni societarie e segnali di politica economica dalla Cina.
• Volatilità: VIX contrastato, coperture al ribasso caute, domanda selettiva di call.
• Asset digitali: BTC consolida, ETH stabile, afflussi verso gli ETF solidi, opzioni orientate a rialzi strutturati.
• Obbligazioni: Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni tocca nuovi massimi da marzo, mentre il Treasury USA a 10 anni si avvicina al limite superiore della fascia di oscillazione.
• Valute: La debolezza dello yen giapponese resta un tema centrale con la pressione sui bond a livello globale. USD stabile in attesa della riunione del FOMC.
• Materie prime: Il petrolio resta vicino ai livelli di supporto con l'offerta sotto osservazione; prese di profitto sui metalli in forte rialzo in vista del FOMC.
• Eventi macro: Indagine JOLTS USA di ottobre, asta del Tesoro USA per titoli a 10 anni.

Notizie macro principali

• Il presidente USA Trump ha dichiarato di aver informato il presidente cinese Xi che gli Stati Uniti permetteranno a NVIDIA (NVDA) di esportare i suoi prodotti H200 a clienti approvati in Cina e in altri Paesi. Ha aggiunto che la stessa politica sarà applicata a AMD (AMD), Intel (INTC) e ad altre principali aziende statunitensi.
• Trump ha annunciato un pacchetto di aiuti da 12 miliardi di dollari per gli agricoltori, con l’obiettivo di sostenere il settore agricolo. Ha criticato l’aumento dei costi per i macchinari e ha indicato l’intenzione di eliminare regolamenti per favorire una riduzione dei prezzi.
• La Reserve Bank of Australia ha mantenuto il tasso d'interesse di riferimento invariato al 3,60% come previsto, e la governatrice Michelle Bullock ha escluso ulteriori tagli nel prossimo futuro, citando le preoccupazioni sull’inflazione. I rendimenti a 2 anni in Australia sono saliti di altri 10 punti base verso il 4,07%, il livello più alto del 2025, segnalando potenziali rialzi nel 2026.
• Nel Regno Unito le vendite al dettaglio sono cresciute dell’1,2% su base annua a novembre 2025, il ritmo più lento degli ultimi sei mesi, mentre i consumatori attendono il bilancio del Ministro delle Finanze Reeves e gli sconti del Black Friday sono stati deludenti. Le vendite di generi alimentari sono aumentate del 3,0%, quelle di beni non alimentari dello 0,1%, in ripresa dal calo del 7,9% registrato un anno fa.

Calendario macro (orari in GMT)

11:00 – Ottobre, Indice NFIB di ottimismo tra le piccole imprese USA
15:00 – Ottobre, Offerte di lavoro JOLTS USA
17:00 – Outlook energetico a breve termine dell’EIA
18:00 – Asta del Tesoro USA per titoli a 10 anni

Trimestrali della settimana

• Oggi: Autozone
• Mercoledì: Oracle, Adobe, Synopsis
• Giovedì: Broadcom, Costco, Lululemon

Azioni

• USA: I titoli statunitensi sono scesi lunedì: S&P 500 -0,4%, Dow -0,5%, Nasdaq -0,1% mentre gli investitori valutano le prospettive della politica monetaria della Fed per il 2026, in attesa del previsto taglio dei tassi da 25 punti base mercoledì. Il comparto media e telecomunicazioni ha attirato l’attenzione: Warner Bros. Discovery +4,4% dopo il +9,0% di Paramount su una nuova offerta di acquisizione, mentre Netflix ha perso il 3,4%. Confluent è balzata del 29,1% dopo l'accordo con IBM per un'acquisizione da circa 11 miliardi di dollari. Tesla -3,4% per un downgrade da parte di un broker, Carvana +12,1% dopo l’annuncio dell’inclusione nello S&P 500, Broadcom +2,8% su indiscrezioni di trattative con Microsoft per chip AI. I mercati attendono ora il nuovo dot plot della Fed.
• Europa: Mercati europei poco mossi: Euro Stoxx 50 invariato, Stoxx 600 -0,1%, con i trader prudenti prima delle riunioni chiave delle banche centrali. I mercati continuano a prezzare un taglio dei tassi USA da 25 punti base, ma l'intervento della membro BCE Isabel Schnabel ha evidenziato il rischio di una stretta se l'inflazione dovesse riaccendersi. Unilever ha perso circa il 6,6% dopo l’inizio delle negoziazioni separate dell’unità dei gelati Magnum, aumentando l’incertezza sul gruppo. Al contrario, Ageas è salita dopo l’accordo per l’acquisto del restante 25% di AG Insurance, e UBS ha guadagnato circa l’1,8% su voci di fino a 10.000 tagli al personale entro il 2027. Ora gli investitori si concentrano sulle nuove proiezioni politiche.
• Asia: A Hong Kong, l’indice Hang Seng è sceso dell’1,2% a 25.765 punti, penalizzato da titoli finanziari, immobiliari e consumer per rinnovate preoccupazioni sui prezzi deboli in Cina. Cautela tra gli investitori in vista dei dati su CPI e PPI e dei segnali di politica economica dalla riunione del Politburo e dalla Central Economic Work Conference, che delineerà la strategia per il 2026. Pop Mart -8,1% per timori su una domanda in calo, Zijin Mining e Anta Sports in calo con i titoli legati a metalli e consumo. Baidu +4,0% grazie ai piani per scorporare la divisione chip AI Kunlun, segnalando progressi nella strategia cinese sui semiconduttori. Il mercato osserva con attenzione eventuali stimoli per stabilizzare gli utili.

Volatilità

• La volatilità di mercato è salita leggermente, con il VIX a 16,66 e divergenze tra le scadenze brevi: il VIX1D è sceso a 9,39 mentre il VIX9D è salito oltre il 17% in vista della riunione della Fed e dei dati JOLTS. L’indice SPX è sceso a 6.846, ma il mercato delle opzioni prezza una sessione contenuta. Lo strangle 0DTE at-the-money indica un movimento atteso di ±28 punti (~0,4%), riflettendo aspettative di volatilità controllata e legata agli eventi, piuttosto che stress generalizzato.
• I flussi sugli ordini confermano lo stesso schema. I premi allocati sugli indici appaiono costruttivi in superficie, ma sotto si nota cautela: nuovi premi significativi sono andati su put QQQ e IWM a lunga scadenza, mentre la domanda di call SPY resta stabile per una partecipazione di fine anno. La skew è stabile, le coperture intraday concentrate su strike ravvicinati, e la curva di volatilità mostra un'inclinazione moderata verso l'alto in vista della Fed. Questo scenario favorisce strategie di vendita selettiva di premi agli estremi e flessibilità per reagire a eventuali sorprese politiche.

Asset digitali

• I mercati crypto consolidano dopo un rally di diverse settimane. Bitcoin scambia vicino a 90.000 dollari, in leggero calo mentre gli investitori fanno una pausa prima della decisione della Fed. Ether mantiene quota sopra i 3.100 dollari, proseguendo con forza relativa. Gli altcoin sono in generale più deboli, segnalando un atteggiamento attendista, con il mercato che prezza un’elevata probabilità di un taglio da 25 punti base ma resta vigile sul rischio di un messaggio restrittivo.
• Gli ETF spot mostrano un tono più costruttivo: IBIT +1,6%, ETHA +4%. I flussi sulle opzioni restano ordinati e non speculativi: circa 167 milioni di dollari in premi iniziali confermati, orientati su put ribassiste in MSTR e rialzi strutturati su COIN e prodotti legati a ETH. Gli investitori preferiscono call spread, covered call e call deep ITM, segnalando attese di prezzi più alti ma in un regime di volatilità più controllato, anziché in forti breakout improvvisi.

Obbligazioni

• I titoli di Stato giapponesi sono rimasti stabili vicino ai massimi del ciclo sui benchmark a 2 e 10 anni.
• I Treasury USA hanno trovato supporto ieri dopo una vendita intraday: il rendimento del benchmark a 2 anni è tornato verso il 3,58% (dal massimo a 3,61%), mentre il rendimento del 10 anni ha toccato un nuovo massimo da fine settembre al 4,19%, chiudendo poi in leggero calo a circa 4,17% (+3 punti base).
• Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è salito bruscamente, con un incremento di circa 6 punti base al 2,86%, il livello più alto da marzo, in seguito a vendite diffuse sui titoli sovrani europei.

Materie prime

• Il gas naturale USA è entrato nella sua stagione ad alta volatilità, dove le previsioni meteo influenzano fortemente i prezzi. Dopo un picco a tre anni all’inizio del mese, favorito da freddo intenso e record di esportazioni LNG, i prezzi hanno subito la maggiore flessione settimanale da cinque mesi per l’arrivo previsto di temperature più miti a metà dicembre.
• Il rame LME ha brevemente segnato un nuovo record a 11.771 USD/tonnellata lunedì, prima di ritracciare in vista del FOMC. Il rally è sostenuto da fattori speculativi legati alla domanda dei data center, trasferimenti di stock per effetto dei dazi e interruzioni nelle miniere, che sollevano dubbi sull’offerta disponibile per questo metallo chiave nella transizione energetica.
• Il petrolio è scivolato lunedì, con il Brent appena sopra i minimi recenti a circa 62 dollari. Sebbene i premi geopolitici persistano, la narrazione dominante è tornata sul rischio di un surplus in aumento nei primi mesi del 2026. I trader attendono ora gli aggiornamenti dell’EIA oggi e quelli di OPEC e IEA nei prossimi giorni per avere nuove indicazioni su bilanci e previsioni di domanda.
• I metalli preziosi trattano leggermente più deboli in vista della decisione della Fed di domani, mentre il mercato valuta l’impatto di un possibile “taglio hawkish” su oro, argento e platino. Il contesto di rendimenti a lungo termine in aumento, curva più ripida e dollaro debole aggiunge ulteriore complessità per il posizionamento.

Valute

• Il dollaro ha registrato scarsa volatilità prima della riunione del FOMC, con EURUSD stabile intorno a 1,1650. La debolezza dello yen giapponese resta in primo piano: USDJPY ha superato 156,00 durante la notte e EURJPY è salito oltre 181,50, avvicinandosi ai massimi storici di novembre a 182,01.
• Il dollaro australiano ha guadagnato terreno dopo che la RBA ha escluso ulteriori rialzi dei tassi per il prossimo futuro, mentre i mercati obbligazionari australiani indicano aumenti nel secondo semestre del 2026. AUDUSD è rimbalzato da un minimo di 0,6609 a quasi 0,6650 nel finale di sessione a Sydney.