Quando la verità è più strana della finzione: le Previsioni Oltraggiose che si sono rivelate vere
Søren Otto Simonsen
Senior Investment Editor
Riassunto: Le previsioni oltraggiose annuali di Saxo non hanno mai ragione, ma sono sempre oltraggiose. Tuttavia, a volte il mondo si mette al passo con i tempi e diventa oltraggioso al punto giusto per far sì che le previsioni si avverino. Abbiamo controllato i nostri archivi per trovare le previsioni scandalose che erano molto più vicine alla verità di quanto pensassimo.
Previsione Oltraggiosa del 2023: un paese si impegna a vietare la produzione di carne entro il 2030
Nel 2023 le nostre previsioni sono state più audaci che accurate. Tra le più apprezzate dal pubblico c'era quella della Market Strategist Charu Chanana, che ipotizzava la decisione di un paese di vietare la produzione di carne entro il 2030. Non è andata così, e sarebbe un po' azzardato dire che ci siamo andati vicino. Tuttavia, a livello internazionale, il tema della carne come elemento chiave nella lotta al cambiamento climatico è entrato nell'agenda della COP28, organizzata dalle Nazioni Unite, nell'ultima parte dell'anno. Al momento in cui scriviamo, l'ONU dovrebbe pubblicare una road map per i sistemi alimentari globali, focalizzata sulla riduzione del consumo di carne.
"Anche se non abbiamo visto nessun paese vietare la produzione di carne, abbiamo notato un crescente riconoscimento del fatto che la carne (e il suo consumo) deve essere al centro del dibattito sul cambiamento climatico. Scegliere un tema destinato a catturare l'attenzione e spingersi un passo oltre la realtà è il vero obiettivo di questo esercizio", afferma Chanana.
Previsione Oltraggiosa del 2022: il piano per porre fine ai combustibili fossili viene rimandato a data da destinarsi
In vista del 2022, Ole S. Hansen, Head of Commodity Strategy, aveva previsto che i responsabili delle politiche avrebbero messo da parte gli obiettivi climatici per sostenere gli investimenti nei combustibili fossil, nel tentativo di contrastare l'inflazione e il rischio di disordini sociali, ripensando al contempo il percorso verso un futuro a basse emissioni di carbonio.
Questa previsione si è rivelata corretta, anche se purtroppo è stata accelerata dall'imprevista invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
"Lo scorso novembre non immaginavamo che il mondo stava galoppando verso una crisi energetica innescata dalla guerra della Russia in Ucraina", spiega Ole S. Hansen, Head of Commodity Strategy, che racconta come sia maturata l'idea di un ritorno alla centralità dei combustibili fossili nel 2022: "La mancanza di investimenti e la necessità crescente di sostenere il gas rispetto al carbone ci hanno portato a ipotizzare un contesto più favorevole agli investimenti, fino a quel momento considerati "scomodi", nella produzione di energia cosiddetta "sporca". Una dinamica che ha contribuito alla decisione dell'UE di classificare il gas e il nucleare come investimenti verdi".
Previsione Oltraggiosa del 2018: volatilità aumenta dopo il flash crash dei mercati azionari
Nel 2018 non abbiamo assistito a un calo del 25% in un singolo evento, come nel 1987, ma abbiamo avuto due episodi significativi che hanno in parte confermato la nostra tesi.
Il primo, noto come "Volmageddon" (febbraio 2018) ha quasi azzerato i fondi short sulla volatilità, cambiando radicalmente il panorama di queste strategie negli anni successivi. Più tardi, nello stesso anno, il mercato ha lanciato un chiaro segnale alla Fed: l'aumento dei tassi di riferimento stava diventando un errore di politica monetaria, mentre l'economia mostrava segni di deterioramento. Questo ha portato a un crollo del 20% dai massimi di ottobre fino al minimo intraday del 26 dicembre 2018, con le sedute più drammatiche durante le festività natalizie, quando la liquidità si stava prosciugando.
Previsione Oltraggiosa del 2017: enormi guadagni per il Bitcoin con l'ascesa delle criptovalute
Quando le criptovalute, in particolare il Bitcoin, hanno iniziato a conquistare l'attenzione del pubblico, i nostri SaxoStrats avevano previsto che l'allora valuta leader avrebbe registrato un'impennata straordinaria. La previsione si basava sul''ipotesi che l'eccesso di spesa dell'amministrazione Trump avrebbe alimentato il debito nazionale e l'inflazione, spingendo gli investitori a cercare alternative alle valute delle banche centrali. In questo contesto, il Bitcoin sarebbe diventato la scelta preferita.La previsione si è rivelata corretta, e non solo, con il prezzo del Bitcoin che ha raggiunto quasi 20.000 USD al suo picco nel 2017. Tuttavia, le motivazioni non sono state quelle ipotizzate: più che i fattori macroeconomici, è stata la speculazione a sostenere la prima fase di crescita.
Guardando ai successivi rialzi delle criptovalute, in particolare del Bitcoin nel 2021, le ragioni alla base della Previsione Oltraggiosa del 2017 restano comunque attuali.
Previsione Oltraggiosa del 2015: Brexit nel 2017
Nelle Previsioni Oltraggiose per il 2015, i nostri SaxoStrats avevano ipotizzato che il Partito per l'Indipendenza del Regno Unito (UKIP) avrebbe ottenuto il 25% dei voti nazionali alle elezioni generali del 7 maggio, diventando clamorosamente il terzo partito in parlamento. L'UKIP si sarebbe poi unito ai conservatori di David Cameron in un governo di coalizione e avrebbe promosso il referendum sull'appartenenza della Gran Bretagna all'UE nel 2017. Il tempismo non è stato perfetto, ma le circostanze intorno a questo scenario si sono rivelate sorprendentemente accurate.
Previsione Oltraggiosa del 2013: l'oro corregge a USD 1.200 per oncia
"La nostra previsione a 1.200 USD, al momento della stesura, indicava un calo di un terzo del prezzo", ricorda Ole S. Hansen, che nel 2013 centrò la sua prima Previsione Oltraggiosa.
Ecco come lo racconta: "L'oro ha subito una forte correzione e nel 2013 è sceso al di sotto di 1.200 USD per oncia, mentre gli investitori spostavano sempre più l'attenzione alle azioni e al dollaro. Il fattore scatenante principale è stata la rottura, nell'aprile 2013, del supporto chiave 1.525 USD: una mossa che, a nostro avviso, ha aumentato il rischio di un mercato ribassista, spingendo il prezzo verso 1.100 USD", spiega Hansen.