Tutto ciò che c’è da sapere sulle Opzioni

Per prendere decisioni di investimento informate e consapevoli e raggiungere i tuoi obiettivi

Cosa sono le Opzioni?

Un’opzione è un contratto finanziario derivato che dà all’acquirente il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere un asset finanziario (ad esempio azioni, indici o valute) a un determinato prezzo prima, o al momento, di una certa data.

Questa data è nota come data di scadenza, e l’acquisto o la vendita dell’asset sottostante al prezzo strike dall’opzione si definisce “esercizio” dell’opzione. Tieni sempre a mente che il possessore dell’opzione non ha mai l’obbligo legale di esercitarla.

Le opzioni sono strumenti che presentano elementi di complessità,e generalmente, poiché implicano un elevato livello di rischio derivante anche dall’effetto leva e dalla elevata volatilità, vengono considerate più adatte ai trader e agli investitori più esperti. Ecco perché è fondamentale approfondirne il funzionamento, comprenderne le caratteristiche e i rischi prima di iniziare ad investire in opzioni.

Illustrazione che spiega le opzioni come contratti per acquistare o vendere un'attività a un prezzo stabilito prima di una certa data. Presenta un orologio da tasca classico che simboleggia la sensibilità al tempo nel trading di opzioni.

Quali sono le caratteristiche di un'Opzione?

Quando si approfondisce il funzionamento delle opzioni, è fondamentale conoscere le sei caratteristiche principali che ne determinano la struttura e il comportamento.

Questi elementi rappresentano le fondamenta di ogni contratto di opzione, sia in fase di acquisto che di vendita:

1. Premio

Per premio si intende il prezzo che paghi per acquistare l’opzione. Consideralo come il costo di ammissione per ottenere il diritto (ma non l’obbligo) di acquistare o vendere un asset sottostante, come un’azione. Ad esempio, se vuoi acquistare un’opzione, pagherai al venditore questo costo iniziale.

2. Prezzo strike

Il prezzo strike è il prezzo al quale puoi scegliere di acquistare (opzione call) o vendere (opzione put) l’asset sottostante. Questo è il prezzo al quale blocchi il diritto di acquistare o vendere l’asset tramite l’opzione. Se ad esempio acquisti un’opzione call con un prezzo strike di 50 $, avrai il diritto di acquistare l’asset a 50 $, anche se il prezzo di mercato è più alto. È come raggiungere un accordo ora per effettuare un’operazione che potresti voler fare in futuro.

3. Data di scadenza

Tutte le opzioni hanno una data di scadenza, ovvero l’ultimo momento utile per decidere se esercitare l’opzione o lasciarla scadere. Dopo questa data, l’opzione non sarà più valida, e perderai il diritto di acquistare o vendere l’asset. È importante fare attenzione a questa data, che rappresenta l’intervallo di tempo all’interno del quale hai la possibilità di effettuare un movimento. Considera le opzioni come un buono con una data di scadenza: devi sfruttarlo prima che scada!

4. Dimensioni del contratto

Le dimensioni del contratto sono l’importo dell’asset sottostante sul quale l’opzione ti dà il controllo. Solitamente, il contratto di un’opzione è valido per 100 azioni dell’asset sottostante. Non dimenticarlo: il prezzo di un’opzione viene spesso indicato per azione, ma nella maggior parte dei casi l’acquisto sarà pari a 100 azioni.

5. Stile di esercizio

Lo  tile di esercizio indica il momento in cui hai il diritto di esercitare l’opzione. Dovrai sapere e comprendere che stile di esercizio hai a disposizione, perché è da questo che dipende quanto puoi essere flessibile sulle tempistiche.

Gli stili di esercizio principali sono due:

  • Le opzioni americane possono essere esercitate in qualsiasi momento prima della data di scadenza.
  • Le opzioni europee possono essere esercitate solo al momento della scadenza stessa.
6. Stile di settlement
Settlement in contante indica che riceverai la differenza in denaro tra il prezzo strike e l’attuale prezzo di mercato dell’asset.

  • Settlement fisico vuol dire che l’effettivo asset (ad esempio delle azioni) ti verrà consegnato al prezzo strike se decidi di esercitare l’opzione.

Tutte queste sei caratteristiche sono le basi di qualsiasi contratto che utilizzi le opzioni. Se le comprendi al meglio, sarai più preparato per affrontare in maniera più consapevole il mondo del trading in opzioni. Prenditi il tempo necessario, non smettere mai di imparare, prima di iniziare a investire in opzioni.

Quali sono i vari tipi di opzioni?

Esistono due tipi di opzioni: opzioni call (diritto di acquisto) e opzioni put (diritto di vendita).

Opzioni call

Quando acquisti un’opzione call, puoi acquistare una data azione per un certo importo all’interno di una finestra di tempo predeterminata. Il costo del diritto è pari al premio call. Il valore del premio call aumenta o diminuisce in base all’evoluzione dell’asset sottostante.

Se l’asset, ad esempio un’azione, aumenta di valore, il prezzo dell’opzione call aumenta. Tuttavia, si applica anche il contrario: se il prezzo dell’asset sottostante diminuisce, cala anche il prezzo dell’opzione call.

Opzioni put

L’altro tipo di opzione sono le opzioni put, che ti danno il diritto di vendere un dato asset sottostante. Anche l’opzione put ha un costo detto premio.

Il valore del premio si muove in direzione opposta a quella dell’azione sottostante: se il prezzo dell’azione diminuisce, il valore dell’opzione put aumenta. Per questo le opzioni put vengono considerate una sorta di polizza assicurativa sulle azioni.

Viceversa, se il prezzo dell’asset sottostante aumenta, il prezzo dell’opzione put diminuisce.

Infografica sul trading di opzioni che spiega put e call. Put: diritto di vendere un titolo a un prezzo specificato fino alla scadenza. Call: diritto di acquistare un titolo a un prezzo specificato fino alla scadenza. Presenta una pagina di calendario con evidenziato il 1° gennaio, che simboleggia la data di scadenza.

Come funziona il trading di Opzioni?

Prima di addentrarci nelle specifiche relative al trading di Opzioni, assicuriamoci di aver compreso cos’è un’opzione.

Per opzione si intende uno strumento finanziario basato sul valore di un titolo sottostante, come un’azione. Quando acquisti un’opzione, paghi per avere la possibilità di acquistare o vendere il titolo sottostante entro un lasso di tempo predeterminato.

In parole povere, paghi per avere l’opzione di acquistare o vendere un asset entro un dato periodo, a un prezzo specificato in precedenza, ma senza avere l’obbligo di farlo.

I contratti di opzione hanno alcune componenti fondamentali che non possiamo dimenticare:

  • Prezzo strike.   Il prezzo al quale verrà acquistato o venduto lo strumento sottostante se l’opzione verrà esercitata.
  • Data di scadenza. L’ultima data utile per l’esercizio dell’opzione da parte del suo detentore.
  • Dimensioni del contratto. Il numero di unità di asset sottostante rappresentato dal contratto di opzione.

In sintesi, quando fai trading di opzioni, stai acquistando e vendendo contratti che ti danno il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere un asset a un dato prezzo (noto come prezzo strike) entro un certo momento.

Esistono due principali tipi di opzioni: call e put. Un’opzione call ti dà il diritto di acquistare l’asset al prezzo strike, mentre un’opzione put ti dà il diritto di venderlo.

Ciò che rende particolari le opzioni è il fatto che non devi possedere l’asset per poter acquistare un’opzione: paghi solamente per avere la possibilità. Ecco perché le opzioni possono essere considerate uno strumento vantaggioso per trarre profitto dal movimento di un’azione, pur in presenza di elementi di complessità e rischiosità.

Le opzioni, tuttavia, scadono, quindi dovrai decidere prima della scadenza se vuoi esercitare l’opzione o lasciarla decadere. Se il prezzo dell’asset si muove nella direzione che avevi auspicato, potrai acquistare o vendere l’asset al prezzo strike per ottenere un profitto, o vendere l’opzione stessa e guadagnare la differenza.

Al contrario, se l’asset non va nella direzione che speravi, potresti perdere il denaro che hai pagato per l’opzione, ma le tue perdite saranno limitate all’importo speso.

Il trading di opzioni offre molta flessibilità e tante opportunità diverse: per quanto imparare a utilizzare le opzioni non sia semplicissimo (considerati gli elementi di complessità e rischiosità di tali strumenti), molti investitori utilizzano questo strumento nelle proprie strategie di trading e investimento.

Perché fare trading di Opzioni?

Le opzioni, pur presentando profili di complessità e di rischiosità,possono offrire anche  molti vantaggi per i trader e gli investitori più esperti. Tra questi troviamo:

  • Profitto dai premi.  La vendita regolare di opzioni può creare una fonte di reddito grazie ai premi accumulati.
  • Potenziali maggiori rendimenti. Se acquisti un’azione a un prezzo relativamente basso rispetto alla valutazione che avrà alla data di scadenza, puoi ottenere un profitto. Anche il rendimento può essere superiore, perché le opzioni sono strumenti con una leva implicita: una variazione di prezzo, o la volatilità dell’asset sottostante, possono far variare notevolmente il prezzo delle opzioni.
  • Copertura.    Le opzioni possono fungere da polizza assicurativa per i tuoi investimenti: se possiedi un’azione e temi che possa diminuire presto di prezzo, puoi usare le opzioni per limitare le tue perdite.
  • Leva finanziaria.   Uno dei vantaggi delle opzioni è la possibilità di controllare quantità di azioni notevoli con un investimento relativamente ridotto (premio pagato per acquistare l’opzione). La leva può amplificare i rendimenti, ma può anche aumentare il rischio.

Cos’è una catena di Opzioni?

Per catena di opzioni si intende una tabella dettagliata che mostra tutte le opzioni disponibili per un dato asset o titolo. Pensa a una catena di opzioni come al menù di un ristorante, che ti aiuta a capire tutte le opzioni che hai a disposizione per acquistare e vendere opzioni.

Il menù elenca sia la opzioni call (che ti danno il diritto di acquistare un’azione) che le opzioni put (che ti danno il diritto di vendere un’azione) a determinati prezzi, noti come prezzi strike. Inoltre, nella catena di opzioni troverai le date di scadenza, che indicano quanto tempo hai a disposizione per decidere di esercitare o meno un’opzione.

La catena di opzioni organizza le informazioni in modo tale che tu possa confrontare i prezzi delle opzioni, la volatilità e le varie caratteristiche che le contraddistinguono su diversi prezzi strike e date di scadenza.

Cosa vuol dire andare long o short sulle Opzioni?

Nel trading di opzioni puoi andare long (acquistare un’opzione) o andare short (vendere un’opzione). Vediamo nel dettaglio cosa implicano queste due possibilità:

Andare long (acquistare un’opzione)

Long su opzione call: se acquisti un’opzione call, lo fai nella speranza che il prezzo dell’asset sottostante aumenti. L’acquisto di un’opzione call ti dà il diritto di acquistare un dato asset a un certo prezzo (detto “prezzo strike”) entro una certa data. Per questo diritto pagherai una commissione, detta premio. Se il prezzo dell’asset aumenta e supera il prezzo strike, potrai acquistarlo a un prezzo inferiore, quindi rivenderlo al nuovo prezzo di mercato (più alto) per ottenere un profitto. Se il prezzo non aumenta, perderai il premio pagato inizialmente.

Long su opzione put:  se acquisti un’opzione put, ti aspetti che il prezzo dell’asset diminuisca. L’acquisto di un’opzione put ti dà il diritto di vendere un dato asset a un certo prezzo (detto “prezzo strike”). Se il prezzo dell’asset diminuisce e va al di sotto del prezzo strike, potrai venderlo a un prezzo superiore, quindi riacquistarlo al nuovo prezzo di mercato (più alto) per ottenere un profitto. Se il prezzo rimane alto, perderai solo il premio pagato inizialmente.

Andare short (vendere un’opzione)

Short su opzione call:  se vendi un’opzione call, dai a qualcun altro il diritto di acquistare un asset da te a un dato prezzo. In cambio di questo diritto ricevi un premio (il costo pagato dall’acquirente). Se però il prezzo dell’asset sale, è molto probabile che l’acquirente eserciti la sua opzione: questo implica che tu debba vendere l’asset all’acquirente al prezzo strike (più basso), potenzialmente in perdita.

Short su opzione put: se vendi un’opzione put, dai a qualcuno il diritto di venderti un asset a un dato prezzo. In cambio, ottieni un premio. Se il prezzo dell’asset diminuisce, l’acquirente potrà esercitare l’opzione, e tu dovrai acquistare l’asset al prezzo strike (più alto), possibilmente in perdita.

Riepilogo rapido:

ANDARE LONG = ACQUISTARE

ANDARE SHORT = VENDERE

  • Andare long vuol dire acquistare un’opzione call o put, sperando di ottenere un profitto quando il mercato va nella direzione auspicata (rialzo per l’opzione call, ribasso per l’opzione put).
  • Andare short vuol dire vendere un’opzione call o put e guadagnare il premio, assumendosi però il rischio di perdere denaro se il mercato si muove in direzione opposta.

In entrambi i casi, speculi sui movimenti del mercato, ma solo andando long potrai controllare il rischio massimo (il premio pagato), mentre la scelta di andare short apre le porte a possibili perdite più importanti, che in alcuni casi possono eccedere anche il capitale investito.

Alla scadenza, come vengono determinati profitti e perdite?

Il payoff definisce profitti e perdite al raggiungimento della scadenza dell’opzione, sia per le posizioni long che per quelle short:

  • Payoff per long su opzione call. Alla scadenza, il payoff dell’acquirente di un’opzione call dipende dal fatto che il prezzo dell’asset sottostante sia superiore al prezzo strike.
    • Se il prezzo dell’asset è superiore al prezzo strike, l’acquirente può esercitare l’opzione, acquistando l’asset al prezzo strike: il payoff sarà pari al prezzo dell’asset meno il prezzo strike meno il premio pagato.
    • Se il prezzo dell’asset è inferiore al prezzo strike, alla scadenza l’opzione non vale più nulla, e l’acquirente perde il premio pagato.
  • Payoff per short su opzione call.  Alla scadenza, qualora l’acquirente eserciti l’opzione, la persona che ha sottoscritto l’opzione call avrà potenzialmente l’obbligo di consegnare l’asset.
    • Se il prezzo dell’asset è superiore al prezzo strike, chi ha sottoscritto l’opzione dovrà consegnare l’asset al prezzo strike, subendo una perdita che si fa sempre più superiore man mano che il prezzo dell’asset aumenta. Alla perdita andrà sottratto il premio incassato inizialmente.
    • Se il prezzo dell’asset è inferiore al prezzo strike, alla scadenza l’opzione non vale più nulla, e chi ha sottoscritto l’opzione trattiene l’intero premio: quello è il suo profitto. .
  • Payoff per long su opzione put. Il payoff dell’acquirente di un’opzione put al momento della scadenza dipende dal prezzo dell’asset rispetto al prezzo strike.
    • Se il prezzo dell’asset è inferiore al prezzo strike, l’acquirente può esercitare l’opzione, vendendo l’asset al prezzo strike: il payoff sarà pari al prezzo strike meno il prezzo dell’asset, meno il premio pagato.
    • Se il prezzo dell’asset è superiore al prezzo strike, alla scadenza l’opzione non vale più nulla, e l’acquirente perde il premio pagato.
  • Payoff per short su opzione put.  Payoff per short su opzione put.
    • o Se il prezzo dell’asset è inferiore al prezzo strike, chi sottoscrive l’opzione deve acquistare l’asset al prezzo strike (più alto), subendo una perdita che si fa sempre maggiore man mano che il prezzo dell’asset diminuisce. La perdita verrà parzialmente compensata dal premio incassato inizialmente.
    • Se il prezzo dell’asset è superiore al prezzo strike, alla scadenza l’opzione non vale più nulla, e chi ha sottoscritto l’opzione trattiene l’intero premio: quello è il suo profitto.

    In altre parole:

    Posizioni long, sia su opzioni call che su opzioni put: prevedono un potenziale di perdita limitato: nel peggiore dei casi, perderai il premio pagato. Con le opzioni call puoi guadagnare importi illimitati, mentre nel caso delle opzioni put il profitto massimo è pari al prezzo strike moltiplicato per le dimensioni del contratto e per il numero di contratti, ovvero la cifra che guadagneresti se l’azione sottostante andasse a zero.

    Posizioni short: al contrario, hanno un potenziale di profitto limitato: nel migliore dei casi guadagnerai il premio che hai ricevuto inizialmente. Il rischio però è più alto: andando short su opzioni call il rischio è illimitato, mentre se scegli di andare short su opzioni put la perdita massima è pari al prezzo strike moltiplicato per le dimensioni del contratto e il numero di contratti (l’eventualità, in altre parole, che l’azione scenda a zero).

Diagramma del payoff a scadenza per opzioni call e put lunghe e corte. Il lato sinistro mostra le opzioni call con tasso di pareggio e prezzo di esercizio per posizioni lunghe e corte. Il lato destro visualizza le opzioni put con dettagli simili. Lo sfondo è diviso in metà rosa e blu.

Che differenza c’è tra il trading di Opzioni e il trading di Azioni?

Ci sono varie differenze tra opzioni e azioni.

Le azioni sono semplici da capire, e dunque più adatte a chi ha da poco iniziato a investire. Le opzioni, invece, sono starumenti derivati e possono essere piuttosto complesse, ed è per questo che vengono considerate più adatte ai trader e agli investitori più esperti.

Un’altra differenza sta nel fatto che il capitale iniziale richiesto per investire in azioni è di solito pari al prezzo dell’azione. Le opzioni, invece, permettono di investire con un capitale ben più basso.
In parole povere, acquistare un’opzione su una quantità equivalente di azioni è più economico che acquistare direttamente l’azione. Tuttavia, sebbene possano essere più convenienti rispetto alla negoziazione diretta di azioni, le opzioni sono strumenti più complessi e rischiosi.

Le azioni offrono poi agli investitori la possibilità di possedere una parte di una società, mentre le opzioni non danno lo stesso diritto, essendo un derivato.

Grafico di confronto tra azioni e opzioni. Le azioni e le opzioni sono entrambe negoziate come titoli e nei mercati quotati. Le opzioni hanno una data di scadenza e una dimensione del contratto, a differenza delle azioni. Le azioni possono essere negoziate prima e dopo il mercato e rappresentano la proprietà in un'azienda. Illustrato con un albero su una pila di monete.

Quali strategie puoi usare nel trading di Opzioni?

Per fare trading di opzioni, per prima cosa è necessario comprendere le condizioni del mercato in un dato momento, dopodiché ti consigliamo di creare una  strategia adatta ai tuoi obiettivi finanziari e alla tua tolleranza al rischio.

Ecco alcune strategie utilizzate spesso da chi vende opzioni:

  • Call con copertura. Se possiedi delle azioni, potresti considerare la possibilità di vendere opzioni call su un certo titolo per generare un ulteriore reddito. Questa strategia è nota come scrittura di call con copertura.
  • Put con garanzia di liquidità. Un’altra strategia è quella di vendere opzioni put avendo la liquidità necessaria ad acquistare l’azione sottostante qualora venisse assegnata. Questa strategia, nota come put con garanzia di liquidità, ti consente di acquistare l’azione a un prezzo più basso, guadagnando al contempo un premio.
  • Spread verticali.  Quella degli spread verticali è una delle strategie di trading di opzioni più comuni. Prevede di acquistare e vendere contemporaneamente due opzioni (una call o una put) con la stessa data di scadenza, ma prezzi strike diversi.

Come decidere quali Opzioni acquistare?

Per decidere  quali opzioni acquistare, dovrai comprendere a fondo i tuoi obiettivi di trading e investimento personali e in che direzione prevedi che si muoverà un titolo. Per iniziare, cerca di capire se il valore del titolo salirà (sentimento rialzista, o bullish) o scenderà (sentimento ribassista, o bearish).

Se credi che il prezzo aumenterà, acquistando un’opzione call avrai il diritto di acquistare l’azione a un determinato prezzo: la strategia potrebbe generare un profitto se il prezzo aumentasse.

Se invece ritieni che il prezzo dell’azione scenderà, un’opzione put ti consente di vendere l’azione a un prezzo più alto di quello che il mercato potrebbe offrire in futuro. Dovrai scegliere un prezzo strike (il prezzo al quale potrai acquistare o vendere l’azione) e una data di scadenza, che determinerà la durata dell’opzione.

In generale, le opzioni con un prezzo strike vicino a quello attuale dell’azione e che lasciano più tempo prima della scadenza tendono a costare di più, ma offrono un potenziale profitto superiore. Dovrai riuscire a bilanciare la tua fiducia nell’interpretazione del movimento dell’azione e la tua tolleranza al rischio, partendo da operazioni semplici dalle dimensioni ridotte per arrivare man mano a opzioni più complesse.

Prima di scegliere quali opzioni acquistare, potrebbe essere utile valutare i seguenti aspetti:

  1. Definire i tuoi obiettivi di trading e investimento.
  2. Riflettere sulla tua reale tolleranza al rischio.
  3. Considerare gli eventi globali del momento e il modo in cui potrebbero influenzare la volatilità del mercato.
  4. Creare una strategia che rifletta i tuoi obiettivi e la tua tolleranza al rischio.
  5. Scegliere opzioni con date di scadenza e prezzi strike adatti alla tua strategia.

Il trading di Opzioni implica dei rischi?

Anche le opzioni comportano rischi se le utilizzi per fare trading o investire.

Ecco alcuni dei rischi del trading di opzioni, e alcune strategie che puoi utilizzare per provare a mitigarli.

  • Rischio di subire perdite notevoli. Potenzialmente, la vendita di opzioni può farti subire perdite importanti, specialmente se il mercato si muove bruscamente nella direzione opposta a quella che avevi ipotizzato. Non dimenticare mai le potenziali perdite, e gestisci il rischio di conseguenza.
  • Requisiti di margine. Quando vendi delle opzioni, hai l’obbligo di mantenere un conto con margine. In altre parole, dovrai avere un certo importo sul conto come garanzia. Per gestire il rischio in modo efficace, è fondamentale tenere a mente i requisiti di margine.
  • Rischio di assegnazione precoce. Se vendi delle opzioni, ti esponi sempre al rischio che l’acquirente dell’opzione scelga di esercitare il proprio diritto di acquistare o vendere l’asset sottostante prima della scadenza. Per gestire questo rischio, tieni d’occhio il valore intrinseco dell’opzione e preparati a intraprendere le azioni necessarie in tutti i casi.
Per cercare di limitare questi rischi, puoi adottare alcune strategie:

  • Imposta degli stop loss. Una strategia è quella di impostare degli stop loss per limitare le possibili perdite. Uno stop loss è un ordine di acquisto o vendita che scatta in automatico al raggiungimento di un certo prezzo.
  • Usa gli spread. Un’altra strategia prevede l’utilizzo degli spread per limitare le potenziali perdite. Se utilizzi questa strategia, dovrai vendere un’opzione e acquistarne un’altra allo stesso tempo, così da limitare sia i potenziali guadagni che le possibili perdite.
  • Fai hedging. Pur volendo evitare di menzionare strategie più complesse, è bene che tu sappia che alcune, come l’hedging, una volta comprese appieno, possono aiutarti a gestire meglio i tuoi rischi.

Il trading di Opzioni utilizza il margine?

Il trading di opzioni può sfruttare il margine, e i  requisiti di margine possono variare. La somma richiesta funge da garanzia della posizione, e non segue lo stesso funzionamento del margine delle azioni e dei future, in cui la somma viene usata per la leva.

Ti consigliamo di approfondire i requisiti di margine delle varie operazioni che stai considerando, così sarai sempre certo di poterli soddisfare, anche in condizioni di elevata volatilità del mercato.

Quando sottoscrivi un’opzione, dovrai poter mantenere il margine per coprire le possibili perdite. Sarà BG SAXO a determinare l’importo richiesto, che varia da un asset sottostante all’altro. Se non riesci a soddisfare i requisiti di margine, verrà attivata la procedura di deficit, e l’opzione potrebbe essere chiusa da BG SAXO.

Usando alcune  strategie dedicate alle opzioni, potrai adottare delle misure per ridurre il margine richiesto.

 

Il trading di opzione offre agli investitori delle opportunità straordinarie… purché tu lo conosca bene. Continua a studiare le opzioni il più possibile, e presto ti sentirai pronto per iniziare.

Gli investitori più informati possono usare le opzioni per diversificare il proprio portafoglio, gestire il rischio e potenzialmente anche aumentare il rendimento.

Cosa sono le greche delle Opzioni?

Nel mondo della finanza, con il termine le greche misurano la sensibilità del prezzo di un’opzione alle variazioni di diversi fattori: prezzo dell’asset sottostante, volatilità implicita e tempo mancante alla scadenza. I termini vengono detti le greche perché sono legati alle lettere greche che li rappresentano: Delta, Theta, Gamma, Vega e Rho.

Ecco quali sono:

  • Delta. Una stima della variazione di prezzo di un’opzione dato un cambiamento di prezzo dell’asset sottostante. Il delta varia da 0 a 1 per le opzioni call e da -1 a 0 per le opzioni put. Se ad esempio l’opzione call ha un delta di 0,5 e un prezzo di 2 e l’azione aumenta di 1, il prezzo dell’opzione sarà 2,5. Il  delta dell’opzione dipende da: prezzo dell’azione, prezzo strike, volatilità, tasso di interesse, dividendi e tempo mancante alla scadenza.
  • Theta. Un’approssimazione della diminuzione di prezzo di un’opzione nel tempo, tenendo costanti tutti gli altri fattori. Se ad esempio un’opzione call ha un prezzo di USD 3 e un theta di 0,10, il giorno seguente, restando uguali tutte le altre condizioni, l’opzione avrà un prezzo di 2,90 USD (3 USD - (0,10x1).
  • Gamma. Un’approssimazione della variazione del delta rispetto a un cambiamento del prezzo dell’azione sottostante, in mancanza di variazione di tutti gli altri fattori. Gamme è importante per capire quanto è stabile il delta di un’opzione, specialmente per i trader che gestiscono grandi portafogli di opzioni.
  • Vega. Una misura utilizzata per descrivere la variazione di prezzo di un’opzione quando la volatilità dell’asset sottostante cambia. Vega è fondamentale per quelle strategie su opzioni che dipendono dalle variazioni di volatilità. Più è alta vega, più sensibile sarà il prezzo alle variazioni di volatilità.
  • Rho.  Una misura usata per descrivere la variazione di prezzo di un’opzione in presenza di una variazione dei tassi di interesse. Rho è una variabile più importante per le opzioni con date di scadenza più in là nel tempo, dato che i tassi di interesse hanno un effetto maggiore sul valore temporale del denaro su periodi più lunghi.
Scheda di riferimento degli Option Greeks con un design a tema greco. Include le definizioni di Delta, Theta, Gamma, Vega e Rho. Delta: variazione del premio dell'opzione rispetto all'attività sottostante. Theta: variazione rispetto al passare del tempo. Gamma: variazione del delta rispetto all'attività sottostante. Vega: variazione rispetto alla volatilità. Rho: variazione rispetto ai tassi di interesse. Presenta una nave stilizzata e un paesaggio.

Che differenza c’è tra Opzioni americane e Opzioni europee?

I due principali tipi di opzioni sono quelle americane e quelle europee. I due nomi non indicano le borse su cui sono quotate le opzioni, ma definiscono le specifiche del contratto. Ecco cosa intendiamo.

Le opzioni americane permettono all’acquirente di esercitare l’opzione in qualsiasi momento in cui l’opzione è valida (fino alla scadenza), e chi sottoscrive l’opzione è obbligato ad adempiere al contratto. Il diritto di esercizio per l’intero periodo pone un ulteriore rischio per chi vende/sottoscrive l’opzione, che può continuare ad acquisire valore in qualsiasi momento prima della data di scadenza. Se vendi troppo presto, non otterrai alcun profitto dai futuri incrementi di prezzo, e perderai così un’opportunità.

Le opzioni europee non consentono invece di esercitare l’opzione in qualsiasi momento, ma solo alla scadenza del contratto. Le opzioni su indici sono solitamente opzioni in stile europeo. Se mantieni il possesso di un’opzione su un indice fino alla maturazione, il settlement avverrà in contanti, e sarà effettuata al cosiddetto “prezzo di settlement”. Il prezzo viene determinato dalla borsa seguendo regole standard. Per Euronext, il prezzo di settlement di AEX viene determinato in base alla posizione media di AEX tra le 15:30 e le 16:00 il giorno della scadenza.

Esempio: hai un’opzione call su AEX per dicembre, con un prezzo strike di 750,00. La dimensione del contratto dell’opzione su AEX è di 100 unità. Il terzo venerdì del mese, il tasso di scadenza di AEX è di 760,00, e l’opzione call è quindi in profitto di 10 punti. Il settlement in contanti è pari quindi a 10 * 100 = 1.000 EUR.

Infografica che confronta le opzioni americane ed europee. Le opzioni americane consentono l'esercizio in qualsiasi momento prima della scadenza, rappresentate con una linea temporale flessibile. Le opzioni europee limitano l'esercizio alla data di scadenza, mostrata con un punto fisso. Lo sfondo presenta lo skyline di una città.

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