Cos’è l’EBITDA e come viene utilizzato negli investimenti?
BG SAXO
Riassunto: questo articolo tratta l’EBITDA, in italiano Margine Operativo Lordo, un indicatore che misura la redditività operativa di un’azienda prima degli effetti di interessi, imposte e ammortamenti. È molto usato nelle analisi finanziarie, specialmente nei leveraged buyout, perché mostra la capacità dell’azienda di generare cassa.. Puoi usarlo per confrontare la redditività di due società e determinare la valutazione di un’azienda in vista di possibili acquisizioni. L’EBITDA può inoltre essere impiegato per calcolare il rapporto di copertura del debito di un’impresa. Questo indicatore non include tasse né spese non monetarie ed è diverso dal flusso di cassa operativo.
Tra gli anni ’70 e ’90, lo scenario finanziario globale subì profonde trasformazioni. Negli anni ’70 prese forma il moderno forex trading e, nel 1999, i conti di risparmio individuali divennero popolari. Durante questo periodo si assistette anche a nuove innovazioni finanziarie.
Negli anni ’80, gli investitori operarono acquisizioni con leva finanziaria (leveraged buyout), cioè operazioni in cui un'azienda viene acquistata principalmente utilizzando debito, cioè denaro preso in prestito, piuttosto che capitale proprio. Questi leveraged buyout trasformarono l’EBITDA in una metrica di guadagno popolare per misurare la redditività e la performance finanziaria di un’azienda. Questo indicatore fu reso ancor più popolare durante la bolla delle Dot-com. Poiché aziende e istituzioni finanziarie utilizzano l’EBITDA, è importante capire di cosa si tratta e in che modo lo si può utilizzare negli investimenti.
Cos’è l’EBITDA?
EBITDA è l’acronimo di “earnings before interest, taxes, depreciation and amortisation”. Rappresenta una metrica di guadagno che ti permette di confrontare le medie di settore e le performance di più aziende operanti in diversi paesi. Ti aiuta a comprendere la struttura del capitale di un’azienda e come questa incida sul flusso di cassa.
Quando utilizzi l’EBITDA per valutare un’azienda, ricorda che la metrica non tiene conto di come le imprese usino fonti di capitale, come contanti, azioni e debito, per finanziare le proprie operazioni. L’EBITDA esclude anche tasse e spese non monetarie, come l’ammortamento. Si tratta di fattori che possono influire sui guadagni.
Tasse, interessi, ammortamento e svalutazione sono aspetti fuori dal controllo di un’azienda. Ad esempio, la svalutazione considera fattori esterni come l’inflazione o altre condizioni economiche e riduce il valore delle attività di un’azienda sulla base di queste variabili.
Condizioni economiche come l’inflazione esercitano una forte influenza su tutto il sistema finanziario, incidendo su vari elementi, dal prezzo del petrolio al valore di indici azionari come il Dow Jones Industrial Average (DJIA).
Come si calcola l’EBITDA?
Calcolare l’EBITDA è semplice. Puoi trovare tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’EBITDA nel bilancio o nel conto economico di un’azienda. Esistono due principali modi per calcolarlo:
- sommare il reddito netto, le tasse e gli interessi all’ammortamento e alla svalutazione
- sommare il reddito operativo all’ammortamento e alla svalutazione
Supponiamo che un’azienda abbia i seguenti dati annuali:
Ricavi: €10.000.000
Costi operativi (esclusi ammortamenti): €6.000.000
Ammortamenti: €500.000
Svalutazioni: €100.000
Interessi passivi: €200.000
Imposte: €400.000
EBITDA = 10.000.000 - 6.000.000 = €4.000.000
oppure
Utile operativo = 10.000.000 - 6.000.000 - 500.000 - 100.000 = €3.400.000
EBITDA = 3.400.000 + 500.000 + 100.000 = €4.000.000
Tieni presente che esiste una differenza tra EBITDA e EBITDA rettificato (adjusted EBITDA). L’EBITDA rettificato include voci materiali e spese aggiuntive, come l’emissione di azioni, oltre a spese non ricorrenti.
Come viene utilizzato nell’attività di investimento?
Valutatori d’azienda e istituzioni finanziarie utilizzano l’EBITDA per confrontare aziende e medie di settore. Ecco una panoramica su come ciascuno sfrutta questa metrica di guadagno:
Valutatori d’azienda
Le fusioni e acquisizioni avvengono di continuo, ma come si fa a stabilire quali aziende è conveniente inseguire e acquisire?
Una delle principali funzioni dell’EBITDA è proprio questa. Molti valutatori d’azienda (specialisti formati per analizzare e valutare le aziende) utilizzano l’EBITDA per stimare il valore di un’azienda in vista di una fusione o acquisizione.
Questo è fondamentale perché prima di acquisire un’azienda vuoi sapere come si comporta rispetto alla concorrenza. Dopo aver calcolato l’EBITDA, potresti anche decidere di valutare altre opzioni più redditizie.
Anche gli imprenditori eseguono calcoli sull’EBITDA in previsione di vendere la propria impresa. Allo stesso modo, gli investitori possono calcolare l’EBITDA di un’azienda prima di acquistare le sue azioni. Ad esempio, non vorresti investire in azioni di un’azienda ESG se questa ha una valutazione scarsa e un EBITDA basso. In generale, EBITDA ridotti suggeriscono che un’azienda potrebbe avere problemi di flusso di cassa o di redditività.
Istituzioni finanziarie
Le banche utilizzano l’EBITDA per diversi motivi. In primo luogo, lo adoperano per calcolare il rapporto di copertura del debito di un’impresa. In secondo luogo, usufruiscono dell’EBITDA per determinare quanto flusso di cassa rimane a disposizione di un’azienda.
Da questo dato, le banche possono capire se un’azienda riesce a ripagare il debito a lungo termine oppure no. Alcune istituzioni finanziarie integrano l’EBITDA in clausole di covenant sul debito.
I covenant sul debito sono impegni che assumi nei confronti dei creditori come parte di un accordo di prestito. Tra i covenant più comuni troviamo vincoli finanziari rigidi (obiettivi da raggiungere) e clausole “keep-well”. Le clausole keep-well fanno riferimento alle azioni (o restrizioni) che le aziende devono adottare finché il prestito resta in essere.
Ad esempio, non puoi contrarre ulteriore debito mentre il prestito è attivo e devi mantenere invariato il team di gestione per tutta la durata del prestito.
Rischi e considerazioni da tenere presenti
Prima di utilizzare l’EBITDA per misurare la redditività e la performance finanziaria di un’azienda, è importante conoscerne i limiti. Una delle critiche più frequenti all’EBITDA è che, essendo una misura non-GAAP, i metodi di calcolo variano da un’azienda all’altra. Alcune imprese possono anche fare ricorso all’EBITDA per distrarre gli investitori quando i costi di sviluppo e il capitale crescono. Altri svantaggi dell’EBITDA includono:
• l’EBITDA può avere punti di partenza diversi
•l’EBITDA può far sembrare la valutazione di un’azienda meno onerosa di quanto non sia in realtà
• l’EBITDA ignora il costo delle attività e del capitale circolante
Cosa è meglio? EBITDA o flusso di cassa operativo?
L’EBITDA è uno strumento utile se cerchi un indicatore di performance facile da calcolare. Tuttavia, altre misure finanziarie possono risultare più vantaggiose dell’EBITDA, come ad esempio il flusso di cassa operativo.
In generale, il flusso di cassa operativo fornisce una misura più accurata della valutazione di un’azienda e di quanto denaro stia effettivamente generando, dal momento che include le variazioni del capitale circolante. Se non prendi in considerazione il capitale circolante, come cambiamenti nella contabilità fornitori e debitori, potresti perdere indizi importanti su eventuali difficoltà di cash flow.
EBIDTA è un buon indicatore di come un’azienda sta operando. Tuttavia, poiché trascura fattori fondamentali come il capitale circolante, è consigliabile approfondire quanto denaro un’azienda genera.
Puoi utilizzare diverse piattaforme di trading per prendere decisioni di investimento informate e servirti di altri dati, come il flusso di cassa operativo, per avere una panoramica ancora più completa delle prestazioni di un’azienda.
Punti principali
- L’EBITDA è una metrica utilizzata per misurare la redditività e la performance finanziaria di un’azienda
- La metrica è diventata popolare negli anni ’80 e durante la bolla delle Dot-com
- L’EBITDA non tiene conto di come le aziende utilizzano fonti di capitale come il debito ed esclude tasse e spese non monetarie come la svalutazione
- Ci sono due modi per calcolare l’EBITDA: il primo usa l’utile netto, il secondo usa il reddito operativo
- Valutatori d’azienda, imprenditori e istituzioni finanziarie come le banche utilizzano l’EBIDTA per valutare la redditività di un’impresa
- Benché l’EBIDTA offra una prospettiva utile e sia semplice da calcolare, presenta anche dei limiti
- Una critica frequente all’EBIDTA è che la metrica può far sembrare un’azienda meno costosa di quanto non sia
- L’EBIDTA non considera inoltre il capitale circolante, che può alterare la percezione di quanto denaro un’azienda stia generando
- Il flusso di cassa operativo è un indicatore di redditività migliore rispetto all’EBIDTA
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