Commissioni di gestione vs. commissioni di performance: qual è la differenza e perché è importante

BG SAXO
Le commissioni di gestione sugli investimenti sono un elemento essenziale, spesso frainteso, della gestione di un portafoglio. Questi costi, che possono presentarsi in diverse forme, incidono direttamente sui rendimenti ottenuti dagli investitori.
Tra le più importanti da comprendere vi sono le commissioni di gestione e le commissioni di performance, due strutture di costi distinte che i gestori di fondi utilizzano per generare ricavi e coprire le spese operative. Le commissioni di gestione vengono addebitate indipendentemente dalla performance del fondo, mentre le commissioni di performance dipendono dai risultati ottenuti. Insieme, queste commissioni definiscono la relazione finanziaria tra investitori e gestori.
Cosa sono le commissioni di gestione?
Le commissioni di gestione sono costi ricorrenti che gli investitori pagano per la gestione professionale del fondo. Di solito sono calcolate come una percentuale del patrimonio gestito (AUM), garantendo ai gestori un flusso di entrate stabile a prescindere dalla performance del fondo.
I gestori di fondi sottraggono queste commissioni direttamente dai patrimoni degli investitori, il che significa che gli investitori le sostengono anche negli anni in cui il fondo ottiene risultati inferiori alle aspettative. Sebbene queste commissioni finanzino funzioni chiave necessarie al funzionamento di un fondo, commissioni di gestione troppo elevate possono erodere i rendimenti di lungo periodo, rendendo la valutazione dei costi un aspetto fondamentale per gli investitori.
Le commissioni di gestione applicate nei fondi comuni di investimento, negli hedge fund, e di regola in misura minore negli ETF. La percentuale addebitata varia a seconda del tipo di fondo: fondi comuni azionari ed hedge fund spesso applicano tassi più alti degli ETF.
Come vengono calcolate le commissioni di gestione
Le commissioni di gestione sono calcolate come una percentuale del patrimonio gestito (AUM) e vengono addebitate periodicamente, spesso su base mensile o trimestrale.
La formula standard per calcolare le commissioni di gestione è la seguente:
Commissione di gestione = AUM × Tasso di commissione annuo × (Giorni nel periodo / 365)
Ad esempio, se un fondo comune gestisce 500 milioni di USD e addebita una commissione di gestione annua dell’1,5%, la commissione mensile sarà:
500M × 1,5% × (30 / 365) = 616.438 USD (mensile)
Queste commissioni vengono detratte dal patrimonio del fondo durante l’anno.
Alcuni fondi adottano commissioni di gestione a scaglioni, in base alle quali la percentuale diminuisce all’aumentare dell’AUM. Questa struttura incentiva gli investitori a impegnare capitali più consistenti, consentendo al contempo ai gestori di rimanere competitivi.
Ad esempio, un fondo può addebitare:
- 1,5% sui primi 100 milioni di USD
- 1,25% sui successivi 400 milioni di USD
- 1% oltre i 500 milioni di USD
Per un fondo da 600 milioni di USD, la commissione annua a scaglioni risulterebbe:
- 1,5 milioni di USD sui primi 100 milioni
- 5,0 milioni di USD sui successivi 400 milioni
- 1,0 milione di USD sugli ultimi 100 milioni
- Commissione totale: 7,5 milioni di USD annui
Con questa struttura a scaglioni, la commissione effettiva risulta inferiore rispetto a un modello a tasso fisso.
Come detto le commissioni per la gestione degli investimenti variano a seconda degli strumenti, in base alla complessità, al grado di gestione attiva e ai costi operativi:
- ETF. In genere, il range varia dallo 0,20% all’1%, con una media intorno allo 0,4% e con i fondi indicizzati passivi sulla fascia più bassa e i fondi a gestione attiva su quella più alta.
- Fondi comuni. La media si attesta attorno al 1,5% di costo annuo con un range che varia dall’1% al 3,5% a seconda della tipologia di fondo. Si tenga in considerazione che oltre alla commissione di gestione, ai fondi comuni possono essere applicate commissioni di sottoscrizione, rimborso, switch e performance.
Commissioni di performance e come funzionano
Le commissioni di performance sono compensi corrisposti ai gestori di investimenti in base ai profitti realizzati dal fondo. A differenza delle commissioni di gestione, che vengono addebitate indipendentemente dalla performance, queste commissioni premiano i gestori solo quando producono rendimenti, allineando così i loro interessi con quelli degli investitori. Tuttavia, se non strutturate correttamente, possono anche incentivare una presa di rischi eccessiva.
La struttura di commissioni di performance più comune è il modello “2 e 20”, che funziona come segue:
- Commissione di gestione del 2%. Addebitata sul patrimonio gestito (AUM), indipendentemente dalla performance.
- Commissione di performance del 20%. Applicata sugli utili netti di investimento, spesso soggetta a condizioni aggiuntive.
Esempio di calcolo:
- Capitale dell’investitore: 10 milioni di USD
- Rendimento del fondo: 15% (profitto di 1,5 milioni di USD)
- Commissione di performance (20% di 1,5 milioni di USD): 300.000 USD
- Utile netto trattenuto dall’investitore: 1,2 milioni di USD
Alcuni fondi applicano commissioni di performance su tutti i profitti, mentre altri richiedono che i gestori superino una determinata soglia di rendimento prima di maturare commissioni di incentivo.
Per garantire equità ed evitare addebiti eccessivi, molti fondi adottano le seguenti misure:
High-water mark
Una high-water mark assicura che i gestori guadagnino commissioni di performance solo sui profitti effettivamente nuovi, anziché sul semplice recupero di eventuali perdite precedenti.
Esempio: il valore di un hedge fund passa da 100M di USD a 90M di USD. Il gestore non può riscuotere commissioni di performance finché il fondo non supera la precedente high-water mark di 100M di USD.
Questo protegge gli investitori dall’essere penalizzati per un semplice recupero dopo un calo.
Hurdle rate
Un hurdle rate stabilisce un rendimento minimo richiesto prima che vengano addebitate commissioni di performance.
Esempio: un hedge fund ha un hurdle rate del 7% e ottiene un rendimento del 12%. Le commissioni di performance si applicano solo al 5% in eccesso rispetto all’hurdle rate.
In genere, gli hurdle rate vanno dal 6% all’8%, assicurando che le commissioni vengano addebitate solo quando i gestori offrono rendimenti superiori alla media di mercato.
Le commissioni di performance sono comuni nei veicoli di investimento che si basano su una gestione attiva:
- Hedge fund. Spesso strutturati con il modello “2 e 20,” insieme a disposizioni aggiuntive come high-water mark e hurdle rate.
Commissioni di gestione vs. commissioni di performance: differenze chiave
I fondi d’investimento utilizzano sia le commissioni di gestione sia le commissioni di performance per remunerare i gestori, ma queste due strutture di costi hanno finalità diverse e incidono sugli investitori in modi distinti.
Caratteristica | Commissioni di gestione | Commissioni di performance |
---|---|---|
Base di calcolo | Patrimonio gestito (AUM) o capitale sottoscritto (per il private equity) | Profitti del fondo (talvolta solo sui rendimenti che superano un hurdle rate) |
Fisse o variabili? | Basate su una percentuale, ma variano con i cambiamenti nell’AUM | Variabili (dipendono dalla performance) |
Dove sono comuni | Fondi comuni (basati sull’AUM), hedge fund (basati sull’AUM), private equity (basati sul capitale sottoscritto) | Hedge fund, private equity (carried interest), venture capital (carried interest) |
Vantaggio per gli investitori | Garantiscono stabilità operativa ma riducono i rendimenti netti a prescindere dalla performance | Allineano gli interessi del gestore con i rendimenti degli investitori ma possono incoraggiare un rischio maggiore |
Possibili svantaggi | Addebitate indipendentemente dai risultati ottenuti | Potrebbero incentivare una presa di rischi eccessiva se non adeguatamente regolamentate |
Quando i fondi utilizzano ciascun tipo di commissione?
Le commissioni di gestione si trovano nella maggior parte degli ETF, fondi comuni, hedge fund. Offrono ai gestori un reddito stabile per coprire i costi operativi, indipendentemente dalle prestazioni.
Le commissioni di performance sono invece tipiche di hedge fund e fondi comuni azionari, dove i gestori mirano attivamente a generare rendimenti superiori.
Alcuni fondi combinano entrambe le tipologie di commissioni – utilizzando una commissione di gestione più contenuta abbinata a una commissione di performance, per allineare gli interessi del gestore e mantenere sotto controllo i costi per l’investitore.
Sebbene entrambe le tipologie di commissioni compensino i gestori, le commissioni di performance introducono una struttura basata su incentivi che può offrire risultati elevati ma anche esporre a rischi se non attentamente regolamentata. Gli investitori dovrebbero valutare se la performance storica del fondo e i rendimenti aggiustati per il rischio giustifichino questi costi.
Commissioni elevate giustificate? Valutare il valore rispetto al costo
Alcuni fondi d’investimento applicano commissioni elevate, sostenendo che le loro strategie offrano rendimenti superiori o l’accesso a opportunità esclusive. Tuttavia, non tutti i fondi ad alto costo generano un valore che compensi tali oneri. Gli investitori devono valutare se le commissioni siano adeguate sulla base dei rendimenti aggiustati per il rischio, della complessità dell’investimento e della costanza delle performance nel lungo termine.
Quando le commissioni più alte possono essere giustificate
Alcuni fondi possono meritare costi più elevati per l’expertise specializzata, l’accesso a mercati esclusivi o strategie di gestione attiva:
Outperformance costante
In alcuni casi, i fondi a gestione attiva possono superare i benchmark, ma ciò non accade sempre. Gli investitori dovrebbero valutare indici come lo Sharpe ratio, il Sortino ratio e il downside capture ratio per verificare se commissioni più elevate corrispondano a rendimenti migliori, corretti per il rischio.
Investimenti di nicchia o illiquidi
I fondi specializzati in mercati emergenti, asset distressed o private equity spesso richiedono ricerca approfondita, strutturazione di operazioni e impegni di capitale a lungo termine, generando commissioni più alte. I fondi di private equity e venture capital applicano commissioni elevate perché investono in asset illiquidi con orizzonti temporali prolungati.
Strategie avanzate di gestione del rischio & hedging
Alcuni hedge fund giustificano commissioni più alte impiegando strategie di copertura, arbitraggio del rischio o approcci market-neutral per proteggersi da fasi di ribasso. Tuttavia, non tutti i fondi riducono efficacemente il rischio; gli investitori dovrebbero esaminare la storica protezione al ribasso, la performance corretta per il rischio e la gestione nelle diverse fasi di mercato.
Quando le commissioni elevate potrebbero non valere la pena
Molti fondi a gestione attiva applicano commissioni elevate senza produrre rendimenti extra in modo costante. Gli investitori dovrebbero essere prudenti se:
Il fondo registra performance inferiori al netto delle commissioni
Se un fondo non supera sistematicamente un parametro di riferimento corretto per il rischio, le commissioni riducono significativamente il valore per l’investitore sul lungo periodo.
Sono disponibili alternative a basso costo comparabili
Gli ETF, compresi gli ETF smart beta offrono un’esposizione di mercato simile ai fondi comuni con costi nettamente inferiori. Gli investitori dovrebbero confrontare la performance di fondi attivi con la gestione passiva o semi-passiva degli ETF prima di accettare di pagare le commissioni elevate dei fondi comuni.
Le commissioni di performance incentivano una presa di rischi eccessiva
Alcune strutture commissionali possono spingere i gestori a prendere decisioni molto rischiose e di breve termine per massimizzare i propri compensi. Le commissioni dei fondi hedge possono aumentare in modo significativo se i rendimenti superano una certa soglia, spingendo i gestori a privilegiare la performance di breve periodo rispetto alla stabilità di lungo termine. I fondi privi di high-water mark, hurdle rate o clausole di clawback possono creare conflitti di interesse, in cui i gestori danno priorità alle proprie commissioni rispetto alla stabilità degli investitori.
Conclusione: perché è fondamentale capire le commissioni di un fondo d’investimento
Le commissioni di gestione incidono direttamente sui rendimenti a lungo termine, quindi è essenziale che gli investitori comprendano come vengono strutturate. Le commissioni di gestione forniscono ai gestori un reddito stabile ma vengono addebitate indipendentemente dai risultati, mentre le commissioni di performance premiano i gestori per i rendimenti più alti, con il rischio di incentivare eccessi nell’assunzione di rischi.
Prima di impegnare capitale, è sempre opportuno verificare se la struttura commissionale di un fondo sia coerente con la sua performance storica e con i rendimenti aggiustati per il rischio. Confrontare le commissioni di gestione e le commissioni di performance aiuta a stabilire se i costi siano giustificati, specialmente quando esistono alternative a basso costo.
Sebbene le commissioni siano inevitabili negli investimenti attivi, scegliere strumenti con strutture di costo ragionevoli consente di conservare una parte maggiore dei propri profitti nel tempo.