Che cosa sono le strategie smart beta? Una guida alla diversificazione moderna
Saxo Group
Gli ETF tradizionali si basano spesso sulla capitalizzazione di mercato per replicare un indice, attribuendo un peso maggiore alle società di dimensioni più grandi. Sebbene questo approccio offra semplicità, può tuttavia portare a una concentrazione eccessiva e a una diversificazione limitata.
Le strategie smart beta rispondono a questo problema ponendo l’accento su fattori come il valore, il momentum e la bassa volatilità, offrendo un approccio più “attivo” per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.
Che cos’è lo smart beta? Cosa sono le strategie smart beta?
Le strategie smart beta combinano elementi di investimento passivo e attivo per offrire un approccio più mirato alla gestione del portafoglio. A differenza degli ETF tradizionali che assegnano il peso esclusivamente in base alla capitalizzazione di mercato, lo smart beta utilizza metodi di ponderazione alternativi progettati per cogliere specifici fattori, come il valore, il momentum e la qualità.
Nate dalla Modern Portfolio Theory di Harry Markowitz, le strategie smart beta si sono sviluppate in risposta ai limiti dell’indicizzazione tradizionale. Sfruttano un quadro basato su regole per individuare opportunità in linea con gli obiettivi degli investitori, che si tratti di rendimenti più elevati, riduzione del rischio o diversificazione migliorata.
Lo smart beta non si limita alle azioni, ma si estende a diverse classi di attivi, come il reddito fisso e le materie prime, rendendolo una strategia versatile. Ad esempio, i fondi indicizzati smart beta possono dare priorità ad azioni a bassa volatilità o a società con solidi fondamentali finanziari, adattando ogni portafoglio agli obiettivi desiderati.
Questo approccio offre una via di mezzo, unendo l’economicità dell’investimento passivo ai miglioramenti mirati della gestione attiva, aiutando gli investitori a personalizzare al meglio le proprie strategie.
Come funzionano le strategie smart beta?
Le strategie smart beta seguono un sistema strutturato, basato su regole, che unisce intuizioni guidate dai fattori a metodi di investimento sistematici. Ecco come funzionano:
Selezione basata sui fattori
Lo smart beta parte dall’individuare specifiche caratteristiche, o “fattori”, che influiscono su rischio e rendimento. Questi fattori aiutano a selezionare i titoli da inserire nel portafoglio. I fattori più comuni includono:
- Valore. Si concentra su azioni sottovalutate tramite metriche come rapporto prezzo/utili (P/E) o prezzo/valore contabile (P/B), puntando a guadagni potenziali quando i prezzi si riallineano.
- Momentum. Dà priorità a titoli con buone performance recenti, ipotizzando che la tendenza proseguirà nel breve termine.
- Bassa volatilità. Seleziona investimenti con minori oscillazioni di prezzo, offrendo stabilità agli investitori più prudenti.
- Qualità. Evidenzia aziende con solidità finanziaria, come utili stabili e bilanci solidi, in grado di fronteggiare meglio la volatilità di mercato.
- Dimensione. Si focalizza sulla capitalizzazione di mercato, puntando su titoli a bassa capitalizzazione con potenziale di crescita più elevato o su grandi società con stabilità consolidata e dominio di mercato, a seconda degli obiettivi della strategia.
Concentrandosi su questi fattori, le strategie smart beta personalizzano il portafoglio in linea con obiettivi di investimento specifici, come crescita, riduzione del rischio o generazione di reddito.
Ponderazione basata su regole
Dopo aver selezionato i titoli in base ai fattori, lo smart beta stabilisce il peso che ciascuno dovrebbe avere nel portafoglio. A differenza degli indici tradizionali ponderati per capitalizzazione, che spesso attribuiscono un peso eccessivo alle società più grandi, lo smart beta adotta metodi di ponderazione alternativi:
- Ponderazione equa. Ogni azione riceve la stessa quota nel portafoglio, evitando che un singolo titolo prevalga.
- Ponderazione fondamentale. I titoli vengono ponderati sulla base di metriche come utili, valore contabile o dividendi.
- Ponderazione dei fattori. Assegna un peso maggiore ai titoli che presentano le caratteristiche del fattore desiderato (ad esempio, alta qualità o bassa volatilità).
Per esempio, una strategia smart beta che punta su titoli a bassa volatilità può dare maggiore peso ai titoli con le minori oscillazioni di prezzo, riducendo il rischio complessivo del portafoglio e mantenendo allo stesso tempo potenziale di crescita.
Processo di implementazione
La creazione di una strategia smart beta coinvolge tre passaggi fondamentali:
1. Definire gli obiettivi
Gli investitori iniziano chiarendo le proprie finalità (ad esempio, aumentare i rendimenti, ridurre il rischio o ottenere una diversificazione migliore).
2. Costruire l’indice
Attraverso regole trasparenti, si costruisce un indice personalizzato incentrato su fattori e metodi di ponderazione scelti.
3. Esecuzione passiva
Il portafoglio segue passivamente l’indice, unendo la convenienza dell’investimento passivo con i miglioramenti strategici offerti dalle metodologie incentrate sui fattori.
Questo processo strutturato e trasparente offre agli investitori un modo sistematico per personalizzare il proprio portafoglio, evitando i rischi di concentrazione eccessiva tipici dei tradizionali ETF.
Vantaggi dell’investimento smart beta
L’investimento smart beta offre benefici unici, che vanno oltre gli approcci di investimento tradizionali. Ecco i principali:
Diversificazione migliorata
Come accennato, gli indici tradizionali ponderati per capitalizzazione spesso concentrano gli investimenti in poche società dominanti. Le strategie smart beta contrastano questo fenomeno distribuendo l’esposizione su diversi fattori o metodi di ponderazione. Ad esempio, un portafoglio smart beta ponderato in modo equo evita che le aziende di grandi dimensioni oscurino quelle più piccole, riducendo i rischi di eccessiva concentrazione.
Potenziale di rendimenti più elevati
Lo smart beta si focalizza su fattori come valore, momentum o qualità che, storicamente, hanno superato gli indici di mercato più ampi sul lungo termine. Per esempio, un ETF smart beta con focus sul valore può enfatizzare titoli sottovalutati, sfruttando il loro potenziale di generare rendimenti più elevati quando i prezzi si correggono.
Migliore gestione del rischio
Le strategie smart beta a bassa volatilità puntano su titoli con minori oscillazioni di prezzo, offrendo un livello aggiuntivo di stabilità. Analogamente, le strategie incentrate sulla qualità si concentrano su società finanziariamente solide, che tendono a mantenersi più costanti durante le fasi negative del mercato.
Efficienza dei costi
Le strategie smart beta hanno in genere commissioni leggermente più alte rispetto agli ETF tradizionali, ma restano più convenienti rispetto ai fondi comuni. Ciò consente agli investitori di beneficiare di strategie mirate a migliorare i rendimenti o a controllare il rischio senza dover sostenere i costi più elevati della gestione attiva.
Personalizzazione
Le strategie smart beta consentono agli investitori di costruire portafogli che rispecchino i loro obiettivi finanziari specifici. Per esempio, chi mira alla crescita potrebbe puntare su fattori come momentum o piccola capitalizzazione, mentre gli investitori più prudenti potrebbero optare per strategie a bassa volatilità o focalizzate sulla qualità.
Sfide e limiti dello smart beta
Le strategie smart beta offrono un approccio moderno all’investimento, ma comportano anche alcune sfide e limiti che gli investitori dovrebbero considerare:
Costi più alti rispetto all’indicizzazione tradizionale
A causa delle loro metodologie più complesse, gli ETF smart beta comportano in genere costi maggiori rispetto agli ETF tradizionali ponderati per capitalizzazione. Pur rimanendo più economici rispetto ai fondi comuni, questi costi aggiuntivi possono erodere i rendimenti, soprattutto in mercati poco performanti.
Ciclicità dei fattori
Il successo dello smart beta dipende in gran parte dalla performance del fattore scelto nei diversi cicli di mercato. Ad esempio, le strategie incentrate sul valore possono subire performance peggiori durante i rally di mercato. Puntare su un singolo fattore comporta il rischio di sottoperformare significativamente quando quel fattore non è in voga.
Complessità di comprensione e implementazione
Lo smart beta richiede una comprensione più approfondita dei fattori e delle metodologie sottostanti rispetto agli investimenti tradizionali. Questa complessità può rendere difficile la scelta e l’implementazione della strategia adeguata agli investitori retail che non dispongono di ricerche o consigli adeguati.
Eccessivo affidamento ai dati storici
Le strategie smart beta si basano spesso su dati di performance storici. Sebbene ciò fornisca una base per prevedere tendenze future, le condizioni di mercato non si ripetono sempre uguali. Un’eccessiva ottimizzazione di una strategia basata sui dati passati può portare a risultati deludenti in scenari reali.
Disponibilità limitata di determinate strategie
Nonostante la popolarità crescente, non tutte le strategie smart beta sono ampiamente disponibili o accessibili. Fattori quali l’area geografica, la classe di attivi e la disponibilità di ETF possono ridurre le opzioni a disposizione di alcuni investitori, rendendo più difficile allineare i portafogli agli obiettivi desiderati.
Come investire nelle strategie smart beta
Investire in strategie smart beta può fornire un approccio personalizzato per raggiungere gli obiettivi finanziari, ma richiede una chiara comprensione del processo. Ecco alcuni passaggi per iniziare.
1. Chiarisci i tuoi obiettivi di investimento
Parti definendo ciò che vuoi ottenere. Cerchi crescita, riduzione del rischio, un reddito stabile o una migliore diversificazione? Ad esempio:
- Chi cerca crescita potrebbe privilegiare fattori come momentum o piccola capitalizzazione.
- Chi è più prudente potrebbe concentrarsi su strategie a bassa volatilità o di qualità.
- Chi cerca valore può puntare su azioni sottovalutate usando metriche come il rapporto prezzo/valore contabile.
Conoscere i tuoi obiettivi assicura che la strategia sia allineata alle tue finalità.
2. Ricerca ETF smart beta
Valuta i prodotti smart beta disponibili, confrontandone metodologie e performance. Focalizzati su:
- Allineamento dei fattori. Controlla se l’ETF privilegia fattori come valore, dimensioni o momentum.
- Metodo di ponderazione. Verifica come sono distribuiti gli attivi, ad esempio ponderazione equa o ponderazione fondamentale.
- Commissioni e costi. Esamina le spese di gestione e i costi totali per evitare di intaccare i tuoi rendimenti.
- Performance storica. Dai un’occhiata a come l'ETF si è comportato in diverse condizioni di mercato.
3. Diversifica tra fattori e aree geografiche
Le strategie smart beta spesso puntano su fattori specifici, quindi combinare diversi approcci può migliorare l’equilibrio del portafoglio. Ad esempio, abbinare strategie di valore e momentum può stabilizzare le performance in diversi cicli di mercato. Inoltre, valuta la diversificazione regionale inserendo fondi focalizzati su mercati internazionali come Europa o Asia.
4. Integra e monitora il tuo portafoglio
Valuta di integrare gli ETF nel tuo portafoglio accanto a investimenti indicizzati tradizionali o a gestione attiva. Cerca di rivedere regolarmente le tue allocazioni e di riequilibrarle per mantenere le esposizioni desiderate. Ad esempio, se un fattore sovraperforma e diventa troppo pesante, il ribilanciamento può ristabilire l’equilibrio ed evitare eccessive concentrazioni.
5. Non trascurare costi e liquidità
Le strategie smart beta hanno costi inferiori rispetto ai fondi comuni, ma superiori agli ETF tradizionali. Assicurati che le commissioni siano in linea con i benefici potenziali e verifica che il fondo abbia volumi di negoziazione sufficienti per evitare problemi di liquidità.
Tendenze future nelle strategie smart beta
L’evoluzione delle strategie smart beta continua, mentre l’innovazione plasma il panorama finanziario. Ecco le tendenze principali che ne determineranno il futuro:
IA e apprendimento automatico nella selezione dei fattori
Mentre gli ETF smart beta multifattoriali consentono già agli investitori di combinare fattori complementari, i progressi nell’IA portano questo approccio a un livello superiore. Gli algoritmi di machine learning possono analizzare enormi set di dati per individuare combinazioni di fattori dinamiche in linea con le condizioni di mercato in tempo reale.
Ad esempio, un ETF guidato dall’IA potrebbe aumentare il peso sul momentum durante le fasi di crescita e passare a una bassa volatilità durante i ribassi, offrendo una strategia d’investimento più adattiva.
Maggiore personalizzazione grazie alla tecnologia
Con il progredire della tecnologia, i gestori di ETF possono offrire soluzioni ancora più personalizzate. Gli investitori potrebbero presto avere accesso a strategie smart beta su misura, costruite appositamente per i loro obiettivi finanziari, ad esempio bilanciando azioni di valore con dividendi elevati e opportunità di crescita in titoli a piccola capitalizzazione. Piattaforme specifiche potrebbero permettere agli investitori retail di ottimizzare i loro portafogli senza richiedere risorse tipicamente disponibili solo a livello istituzionale.
Crescita delle strategie smart beta integrate con ESG
La crescita degli investimenti Environmental, Social, and Governance (ESG) influenza anche le strategie smart beta. In futuro, è probabile che gli ETF smart beta incorporino criteri ESG nella selezione dei fattori, unendo la sostenibilità a performance mirate. Ad esempio, gli ETF potrebbero dare priorità a società di qualità con punteggi ESG elevati, per attrarre gli investitori attenti agli aspetti sociali e ambientali.
Strategie smart alpha
Le strategie smart alpha evolvono il concetto di smart beta combinando l’approccio basato sui fattori con una gestione attiva selettiva. Mentre lo smart beta si focalizza su un’esposizione sistematica e basata su regole, lo smart alpha introduce un ulteriore livello di coinvolgimento attivo per sfruttare opportunità di mercato specifiche.
Questo approccio mira a generare un extrarendimento (alpha) mantenendo al contempo efficienza sui costi e trasparenza tipiche delle metodologie incentrate sui fattori. Ad esempio, un fondo smart alpha potrebbe puntare su bassa volatilità e valore, consentendo però al gestore di effettuare adeguamenti discrezionali nei momenti di forte turbolenza di mercato, nella speranza di migliorare ulteriormente i rendimenti rispetto alle sole strategie smart beta.
Espansione a livello regionale e in nuove classi di attivi
Con l’evoluzione dei mercati globali, le strategie smart beta si estendono sempre più ai mercati emergenti e a classi di attivi alternative, come il real estate o le criptovalute. Questi sviluppi consentono agli investitori di beneficiare dei vantaggi offerti dai fattori in aree precedentemente poco rappresentate, accrescendo ulteriormente la diversificazione del portafoglio.
Conclusione: fai lavorare le strategie smart beta a tuo vantaggio
Le strategie smart beta hanno ridefinito il panorama degli investimenti, offrendo un approccio flessibile ed efficiente in termini di costi, che unisce i punti di forza di investimenti sia attivi sia passivi.
Sfruttando fattori come valore, momentum e bassa volatilità, puoi creare un portafoglio su misura in base ai tuoi obiettivi finanziari, sia che tu voglia incrementare i rendimenti, gestire il rischio o ottimizzare la diversificazione. È tuttavia essenziale prendere in considerazione alcune sfide, come la ciclicità dei fattori, la complessità e i costi.
Lo smart beta continua a evolversi, e tendenze come la selezione dei fattori guidata dall’IA, l’integrazione ESG e l’espansione in nuove aree geografiche e classi di attivi ne alimenteranno ulteriormente l’attrattiva. Per coloro che cercano una via di mezzo tra la semplicità dell’investimento passivo e la precisione dell’approccio attivo, lo smart beta resta un’opzione valida e interessante.