Open Interest Monitor - 7 Oct 2025 - Approfondimento su IBIT e ETHA

Koen Hoorelbeke
Investment and Options Strategist
Open Interest Monitor – 7 ottobre 2025 - Approfondimento su IBIT ed ETHA
Dati aggiornati alla chiusura dei mercati del 3 ottobre 2025
Questo monitor analizza i mercati delle opzioni quotate negli Stati Uniti per identificare dove si concentra l’open interest (OI), dove skew e volatilità implicita (IV) suggeriscono un posizionamento specifico e come questi elementi si traducono in segnali di sentiment. Ogni edizione include anche un approfondimento tematico su un sottostante selezionato, in cui analizziamo la struttura della volatilità, il posizionamento e i flussi per comprendere meglio cosa potrebbero anticipare gli operatori di mercato.
Approfondimento: cosa ci dicono le opzioni sugli ETF su Bitcoin ed Ethereum
Dopo che Bitcoin ha toccato un nuovo massimo storico nel fine settimana, anche il trading di opzioni sugli ETF legati alle criptovalute ha registrato un'impennata di attività. Questa settimana esaminiamo più da vicino due tra gli ETF cripto più scambiati con opzioni quotate: IBIT (iShares Bitcoin Trust) ed ETHA (iShares Ethereum Trust). Ci concentriamo sulle opzioni in scadenza questo venerdì (10 ottobre) e sulla prossima scadenza mensile (21 novembre), osservando dove sono posizionati gli investitori e cosa sta prezzando il mercato delle opzioni.
Comprendere lo skew e la struttura della volatilità
I prezzi delle opzioni spesso rivelano cosa si aspettano, o temono i trader. Confrontando la volatilità implicita di call e put con delta simili (ad esempio, put a 25 delta rispetto a call a 25 delta), possiamo individuare se la protezione al ribasso (put) o la speculazione al rialzo (call) sia più costosa.
IBIT: per le opzioni in scadenza questo venerdì, le put sono leggermente più costose delle call, il che potrebbe riflettere coperture a breve termine. Ma per la scadenza di novembre, il rapporto si inverte, le call sono più care, suggerendo una maggiore domanda di esposizione al rialzo nelle prossime settimane.
ETHA: uno schema simile, ma più marcato. La differenza nella volatilità implicita tra put e call per novembre è più ampia rispetto a IBIT, indicando una domanda relativa più forte per l’esposizione al rialzo su Ethereum.
Inoltre, la term structure cioè la variazione della volatilità implicita tra opzioni a breve e a lunga scadenza, è inclinata verso l’alto per entrambi gli ETF. Questo si osserva spesso quando i trader si aspettano maggiore incertezza o movimento nel futuro rispetto al breve termine.
- Le opzioni a più lunga scadenza di IBIT (novembre) presentano una volatilità superiore di circa 3,3 punti percentuali rispetto a quelle di questa settimana.
- Per ETHA, la differenza è ancora più marcata, pari a circa 6,9 punti percentuali, suggerendo che i trader vedano Ethereum come più volatile, o soggetto a eventi significativi, da qui a fine anno.
Livelli di prezzo chiave: dove il mercato prevede movimento
Dai prezzi attuali delle opzioni, possiamo stimare quanto il mercato si aspetta che questi ETF si muovano entro la fine della settimana.
- IBIT: attualmente scambia a $69,81, con un range previsto tra $67,37 e $72,25 per questo venerdì (in base alla valutazione delle opzioni).
- ETHA: scambia a $34,26, con un range atteso più ampio tra $32,31 e $36,22 e un movimento di quasi il 5,7%, che riflette la maggiore volatilità implicita su Ethereum.
Abbiamo inoltre analizzato il livello di "max pain", ossia il prezzo al quale il maggior numero di opzioni call e put scadrebbe senza valore. Sebbene non sia una previsione, viene talvolta utilizzato per valutare dove i market maker potrebbero preferire che il sottostante si attesti.
- Livelli di max pain: IBIT a $65, ETHA a $32, entrambi al di sotto dei prezzi attuali.
A differenza di ETHA, il grafico di IBIT per la scadenza di novembre mostra un notevole accumulo di open interest ben al di sopra del prezzo attuale, in particolare agli strike $100 e $130. Questo potrebbe indicare un interesse speculativo rialzista o strategie di call overwriting aggressive da parte di investitori istituzionali.
Dove si concentra il posizionamento
Analizzando l’open interest (ovvero il numero di contratti di opzione ancora aperti), possiamo identificare dove i trader hanno piazzato le loro scommesse o coperture.
- IBIT: grandi posizioni sono concentrate intorno a $65,5, $69,5 e $70 per questa settimana. Per novembre, l’attenzione si sposta più in alto: verso $72, $100 e $130.
- ETHA: l’intervallo $31–36 domina sia le scadenze a breve sia quelle a più lunga durata. La catena settimanale è centrata strettamente attorno al prezzo spot, mentre i flussi di novembre si estendono leggermente di più $29, $31, $36.
Flussi di opzioni e attività insolita
I dati sui flussi di opzioni evidenziano anche dove gli investitori stanno allocando capitale.
- ETHA: un’importante operazione sulla Call 36,5 con scadenza 10 ottobre, con oltre 7.000 contratti scambiati, suggerisce un posizionamento per una possibile rottura al rialzo nel breve termine.
- IBIT: volumi significativi su call settimanali intorno al livello di $72 riflettono anch’essi un interesse speculativo verso l’alto.
Raggruppando le operazioni recenti per tipologia, emerge che il premio netto speso è più elevato sulle call per entrambi gli ETF. Ciò non implica necessariamente un orientamento rialzista, ma mostra che gli investitori sono disposti a pagare di più per ottenere esposizione al potenziale rialzo rispetto al ribasso.
Spunti didattici
- Skew delle opzioni: confrontando il costo delle put rispetto alle call, i trader possono valutare se il mercato sia più preoccupato per la protezione al ribasso o per la partecipazione al rialzo. Per ETHA e IBIT, lo skew si inverte: più pesante sulle put nel breve termine, ma orientato alle call su scadenze più lontane.
- Movimento atteso: conoscere l’intervallo previsto dal mercato può aiutare a impostare target di prezzo per spread, uscite o operazioni di copertura.
- Cluster di open interest: possono fungere da zone psicologiche o tecniche. Un alto open interest su determinati strike può ancorare i prezzi verso la scadenza o indicare le aree dove i trader sono più attivi.
- Max pain: anche se non rappresenta un segnale operativo, il livello di max pain offre un’indicazione del punto in cui il maggior numero di opzioni scadrebbe senza valore—potenzialmente influenzando l’azione dei prezzi a ridosso della scadenza.
- Flussi e volumi: monitorare attività insolite aiuta a identificare dove stanno fluendo capitali rilevanti, sia per speculazione che per copertura. Non predice la direzione, ma rivela dove si concentra l’interesse.
Come utilizzare queste informazioni – Esempi didattici per diverse visioni di mercato
Con livelli di volatilità ancora elevati, soprattutto sulle opzioni legate a Ethereum, alcuni trader potrebbero cercare di strutturare posizioni che traggano vantaggio da premi ricchi e rischio definito. L’attuale configurazione delle opzioni su ETHA e IBIT consente interpretazioni diverse in base alle aspettative di mercato, ma ciascuna comporta compromessi e potenziali rischi.
- Se la tua visione è rialzista: I trader potrebbero vendere put coperte da liquidità su strike vicini ai cluster di open interest recenti . L’obiettivo è incassare il premio accettando la possibilità di acquistare l’ETF a un prezzo più basso. Una volatilità implicita elevata aumenta il premio incassato, ma riflette anche un rischio maggiore al ribasso. Un forte calo potrebbe portare all’assegnazione e a perdite non realizzate sulla posizione long.
- Se la tua visione è neutrale: con entrambi gli ETF che mostrano open interest concentrato vicino ai prezzi attuali, si potrebbero considerare strategie come short iron condor o short straddle per sfruttare un movimento laterale. Queste strategie beneficiano del decadimento temporale, ma le perdite possono aumentare rapidamente se l’ETF rompe l’intervallo previsto. È fondamentale una gestione rigorosa del rischio e l’utilizzo di ali ben definite.
- Se la tua visione è ribassista: spread di call ribassisti (bear call spread) collocati vicino al limite superiore del range atteso (es. ETHA $36 o IBIT $72) consentono di partecipare a scenari di ribasso con rischio limitato. Tuttavia, se i prezzi continuano a salire, soprattutto in un contesto di momentum sulle cripto, questi spread possono subire una perdita massima. Il rischio fisso è utile, ma la dimensione e la convinzione devono essere allineate.
Questi esempi sono a solo scopo didattico. Open interest, volatilità e livelli di prezzo possono offrire indizi utili, ma i risultati dipendono dalle condizioni di mercato, dai catalizzatori e dalla propria tolleranza al rischio. Utilizza strategie a rischio definito e assicurati di dimensionare correttamente le posizioni. L’attività insolita aiuta a capire dove confluiscono capitali importanti, ma non indica necessariamente la direzione futura.
Classifica open interest: focus sulla variazione mensile
Dopo l’approfondimento su IBIT ed ETHA, torniamo alla nostra scansione principale dei mercati delle opzioni statunitensi. Nelle edizioni precedenti abbiamo classificato i sottostanti in base all’open interest totale, una misura dell’esposizione istituzionale. Sebbene ancora rilevante, questa settimana mettiamo in evidenza un altro aspetto: dove l’open interest sta crescendo più rapidamente.
In particolare, classifichiamo i sottostanti in base alla variazione percentuale dell’open interest su base mensile (1M OI % Chg), filtrando solo i titoli con volume medio giornaliero superiore a 100.000 contratti. Questo approccio evidenzia dove l’interesse dei trader sta aumentando più bruscamente e può svelare posizionamenti anticipatori, strategie momentum o accumuli legati a eventi che non sono ancora visibili nella classifica assoluta dell’open interest.
Top 20 per variazione OI su 1 mese (volume opzioni > 100.000)
Classifica | Simbolo | Nome | Ultimo | IV Rank (%) | OI Totale | Var. OI 1M (%) | Volume Opzioni | P/C Volume |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | RR | Richtech Robotics Inc Cl B | 6.18 | 30.2 | 300.4K | 1.4286 | 182.8K | 0.19 |
2 | LAC | Lithium Americas Corp | 9.04 | 20.0 | 457.6K | 0.8458 | 249.2K | 0.28 |
3 | BYND | Beyond Meat Inc | 2.57 | 64.1 | 774.5K | 0.6568 | 123.1K | 2.48 |
4 | FCX | Freeport-Mcmoran Inc | 39.67 | 30.1 | 1.5M | 0.3725 | 183.3K | 0.26 |
5 | BULL | Webull Corp Cl A | 14.19 | 45.6 | 1.1M | 0.3596 | 258.5K | 0.38 |
6 | BMNR | Bitmine Immersion Technologies Inc | 56.65 | 28.9 | 1.3M | 0.3553 | 449.4K | 0.38 |
7 | BITF | Bitfarms Ltd | 3.01 | 11.8 | 1.0M | 0.3528 | 127.6K | 0.22 |
8 | DKNG | Draftkings Inc | 35.37 | 32.7 | 930.3K | 0.3459 | 111.1K | 0.26 |
9 | QUBT | Quantum Computing Inc | 24.62 | 15.5 | 561.0K | 0.3415 | 451.9K | 0.56 |
10 | CIFR | Cipher Mining Inc | 14.7 | 52.5 | 1.3M | 0.2928 | 280.6K | 0.18 |
11 | PLUG | Plug Power Inc | 3.81 | 93.0 | 1.7M | 0.2919 | 961.3K | 0.16 |
12 | RKT | Rocket Companies Inc Cl A | 17.8 | 48.0 | 1.8M | 0.2741 | 201.3K | 0.51 |
13 | USAR | USA Rare Earth Inc | 25.96 | 32.8 | 305.3K | 0.2384 | 165.2K | 0.28 |
14 | SOC | Sable Offshore Corp | 19.09 | 65.7 | 903.6K | 0.219 | 192.0K | 1.29 |
15 | IBIT | Ishares Bitcoin Trust ETF | 69.81 | 27.4 | 7.1M | 0.208 | 1.3M | 0.33 |
16 | GRAB | Grab Holdings Ltd Cl A | 6.16 | 23.0 | 2.0M | 0.1893 | 105.3K | 0.12 |
17 | PFE | Pfizer Inc | 27.37 | 31.5 | 3.2M | 0.1645 | 453.9K | 0.17 |
18 | WBD | Discovery Inc Series A | 18.99 | 71.1 | 1.7M | 0.159 | 117.0K | 0.90 |
19 | BTBT | Bit Digital Inc | 3.5 | 21.2 | 666.9K | 0.1579 | 158.1K | 0.05 |
20 | PYPL | Paypal Holdings | 69.25 | 45.4 | 1.7M | 0.1568 | 219.5K | 0.36 |
Nota: la tabella classifica i sottostanti quotati negli USA per variazione dell’open interest su un mese, filtrando solo quelli con volume opzioni giornaliero > 100.000.
Spiegazione colonne (vedi glossario)
- IV Rank (%): Posizione della volatilità implicita attuale rispetto al range degli ultimi 12 mesi
- OI Totale: Totale dei contratti di opzione aperti (call + put)
- Var. OI 1M (%): Variazione percentuale dell’open interest nell’ultimo mese
- Volume Opzioni: Volume totale di opzioni scambiate nell’ultima sessione
- P/C Volume: Rapporto tra volumi put e call (istantanea di 1 giorno)
Cosa possono dedurre i trader
I flussi di open interest di questa settimana mettono in evidenza un’accelerazione dell’attività su diversi titoli tematici o speculativi. Aziende come Richtech Robotics (RR), Lithium Americas (LAC) e Beyond Meat (BYND) guidano la classifica, con aumenti superiori al 60% nell’open interest su base mensile. Sebbene alcune di queste società restino ai margini del mercato generale, i volumi e l’open interest suggeriscono un posizionamento aggressivo in vista di movimenti nel breve termine.
La volatilità implicita torna al centro dell’attenzione. Plug Power (PLUG) si distingue con il più alto IV Rank (93%), indicando che la volatilità implicita è vicina ai massimi annuali. Anche Barrick Gold e Kenvue mostrano IV Rank superiori al 70%, probabilmente riflettendo rischi legati a eventi o volatilità idiosincratica.
I rapporti put/call offrono ulteriori spunti. ETF obbligazionari come LQD e HYG mostrano valori estremi, segnalando attività di copertura istituzionale o cautela legata alla duration. Dall’altro lato, ticker come EEM e Barrick Gold presentano rapporti put/call molto bassi, suggerendo acquisti speculativi di call o chiusure di posizioni short.
Alcune osservazioni
Persistono diversi scenari a bassa volatilità. TLT, l’ETF sui Treasury a 20+ anni, rimane ancorato a un IV Rank dello 0%—la sua volatilità implicita è al livello più basso dell’anno. Anche il VIX è vicino ai minimi storici, indicando una domanda contenuta di coperture sugli indici. PDD Holdings, importante azienda cinese di e-commerce, mostra anch’essa un IV Rank inferiore al 7%, il che può riflettere una certa compiacenza o stagionalità.
Gli ETF obbligazionari continuano a mostrare flussi difensivi. HYG domina la parte alta della classifica per rapporto put/call, confermando che i grandi investitori stanno cercando protezione al ribasso in un contesto di incertezza sui tassi. Allo stesso tempo, l’esposizione ai temi legati all’AI e ai semiconduttori resta elevata. In particolare, titoli come SOXL (3x Semiconductors), TSM e BBAI (BigBear.ai) mostrano forte interesse, suggerendo che i trader continuano a scommettere sul momentum tecnologico.
Conclusione
I dati di questa settimana sulle opzioni rivelano uno spostamento significativo dell’attenzione dei trader. Invece di concentrarsi esclusivamente sui titoli con il maggiore open interest, l’attività si sta intensificando su sottostanti più piccoli, tematici o guidati da eventi, in particolare legati a criptovalute, AI e tecnologia speculativa. L’analisi approfondita su IBIT ed ETHA mostra come skew, struttura della volatilità e cluster di open interest possano offrire utili indicazioni su sentiment e posizionamento, anche per ETF relativamente nuovi.
Allo stesso tempo, alti rapporti put/call sugli ETF obbligazionari e IV Rank bassi su benchmark come VIX e TLT indicano un mercato che, nonostante l’apparente calma, nasconde sacche di cautela. Sebbene il settore tecnologico e i semiconduttori continuino ad attirare flussi rialzisti, l’ampliamento dell’open interest su titoli diversi suggerisce che i trader si stiano preparando a scenari multipli, anziché scommettere su un’unica direzione.
Come sempre, comprendere come cambia l’open interest, dove si concentra la volatilità, può offrire indizi preziosi su dove si stia dirigendo l’attenzione del mercato.
Glossario
- Ticker: Il simbolo quotato in borsa del titolo azionario, ETF o indice sottostante. Gli indici sono generalmente indicati con un prefisso "$", ma nel sistema di codifica vengono mappati a specifici codici di borsa.
- Nome: Il nome della società o dell’ETF associato al ticker. Gli ETF in genere specificano il proprio focus, come ad esempio “S&P 500” o “Obbligazioni governative a 20+ anni”.
- Ultimo (Last): L’ultimo prezzo di negoziazione del titolo sottostante (azione, ETF o indice). Questo dato serve come riferimento per capire dove si trova attualmente il prezzo rispetto ai principali livelli di strike nella catena di opzioni.
- IV Rank (%): Il rank della volatilità implicita (Implied Volatility Rank) indica dove si colloca la volatilità implicita attuale rispetto agli ultimi 12 mesi. Un valore pari a 0% significa che la IV è al minimo annuale; 100% indica che è al massimo. Un IV Rank elevato suggerisce che le opzioni sono più costose rispetto alla media recente, il che può favorire strategie di vendita di premi.
- OI Totale (Total Open Interest): Rappresenta il numero totale di contratti di opzione aperti, considerando sia le call sia le put, su un determinato sottostante. Indica posizioni ancora aperte che non sono state chiuse o esercitate. Un OI elevato è spesso associato a una profonda liquidità e a un interesse istituzionale significativo.
- Variazione OI 1M (%) (1M OI % Change): Mostra quanto è cambiato l’open interest totale nell’ultimo mese. Un aumento può indicare nuovo posizionamento o un incremento dell’attività speculativa, mentre una diminuzione può segnalare chiusura di posizioni o calo dell’interesse verso il sottostante.
- Volume Opzioni (Options Volume): Numero di contratti di opzione scambiati durante l’ultima sessione di trading. Un volume elevato rispetto all’OI totale può indicare l’inizio di nuove posizioni. Picchi improvvisi spesso coincidono con notizie di mercato o eventi attesi.
- Rapporto Put/Call (P/C Vol - Put/Call Volume Ratio): Questo rapporto confronta il volume di put scambiate rispetto alle call nello stesso giorno. Un valore superiore a 1,0 indica che sono state scambiate più put (spesso per copertura al ribasso), mentre un valore inferiore a 1,0 indica un flusso più orientato alle call (spesso speculativo o rialzista). Valori estremi possono segnalare un sentiment sbilanciato o fornire indicazioni contrarian.
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