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Oro alla patria? No, questa volta oro ai cittadini
Ruben Dalfovo
Investment Strategist
Le obbligazioni possono sembrare complesse a prima vista, ma in realtà rappresentano una delle opzioni di investimento più semplici. Offrono un modo affidabile per generare un reddito costante e contribuire a bilanciare il rischio all’interno di un portafoglio, soprattutto quando i mercati diventano imprevedibili. Se inizialmente ti sembrano difficili da comprendere, non preoccuparti: come accade per molti concetti finanziari, le obbligazioni diventano più chiare man mano che acquisisci familiarità. Esploriamo quindi cosa sono le obbligazioni, come funzionano e in che modo possono contribuire a costruire una strategia finanziaria ben equilibrata.
Cosa sono le obbligazioni?
Le obbligazioni sono titoli a reddito fisso che funzionano come prestiti concessi da un investitore (tu) a un debitore, solitamente un’azienda o un governo. Quando acquisti un’obbligazione, stai di fatto prestando del denaro all’emittente, in cambio di pagamenti periodici di interessi e della restituzione del valore nominale (o capitale) alla scadenza.
Quando un governo, un’azienda o un ente locale emette un’obbligazione, si impegna a restituire l’importo preso in prestito a una data specifica, effettuando nel frattempo pagamenti periodici di interessi al titolare. A differenza delle azioni, che rappresentano una partecipazione nel capitale di un’azienda, le obbligazioni costituiscono una forma di debito.
Ciò significa che i possessori di obbligazioni sono creditori dell’emittente e, in caso di liquidazione, hanno un diritto di prelazione sui beni rispetto agli azionisti.
Ad esempio, se acquisti un’obbligazione governativa con un valore nominale di 1.000 USD, un tasso cedolare del 5% e una scadenza di 10 anni, riceverai 50 USD all’anno (o 25 USD ogni sei mesi) per 10 anni. Alla scadenza, ti verrà restituito il valore nominale di 1.000 USD.
Tipologie di obbligazioni
Esistono diverse tipologie di obbligazioni, ognuna con caratteristiche, livelli di rischio e vantaggi specifici. Gli investitori che comprendono queste differenze possono prendere decisioni di investimento più consapevoli:
Emesse dai governi nazionali, le obbligazioni governative sono generalmente a basso rischio. Esempi includono i Treasury bond (T-Bond) statunitensi e i titoli di Stato di altri Paesi. Offrono sicurezza e un flusso di reddito costante, risultando particolarmente interessanti per gli investitori con una bassa propensione al rischio.
Queste obbligazioni sono emesse da amministrazioni locali per finanziare progetti pubblici. Offrono vantaggi fiscali, poiché gli interessi sono spesso esenti dalle imposte federali e, in alcuni casi, anche da quelle statali.
Emesse da aziende per raccogliere capitale, le obbligazioni societarie offrono generalmente rendimenti più elevati rispetto a quelle governative, riflettendo un rischio maggiore. Le obbligazioni di tipo investment grade provengono da aziende considerate finanziariamente solide, mentre le obbligazioni ad alto rendimento (junk bond) sono più rischiose, ma offrono ritorni potenzialmente superiori.
Emesse da enti collegati ai governi, queste obbligazioni sono considerate a basso rischio, pur non essendo completamente garantite dallo Stato. Servono a finanziare progetti come l’edilizia residenziale accessibile e rappresentano un’opzione stabile per gli investitori più prudenti.
Queste obbligazioni a basso rischio sono emesse dai governi e sono pensate per i singoli investitori. Un esempio statunitense sono le Series EE, acquistate a un prezzo inferiore rispetto al valore nominale, e le Series I, il cui valore è adattato all’inflazione.
Queste obbligazioni vengono emesse a un prezzo scontato e non pagano interessi periodici. Vengono rimborsate al valore nominale pieno, con la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore a scadenza che rappresenta il rendimento. Sono adatte agli investitori a lungo termine che cercano un’unica somma a scadenza.
Investire in obbligazioni può essere un modo efficace per diversificare il portafoglio, generare un reddito costante e ridurre potenzialmente il rischio complessivo degli investimenti. Di seguito trovi un breve riepilogo su come iniziare. Per maggiori dettagli, puoi consultare la nostra guida completa su come investire in obbligazioni.
Prima di investire in obbligazioni, è fondamentale chiarire i tuoi obiettivi finanziari. Cerchi un reddito stabile, la conservazione del capitale o una crescita a lungo termine? Comprendere le tue priorità ti aiuterà a selezionare le tipologie di obbligazioni più adatte alla tua tolleranza al rischio e al tuo orizzonte temporale.
In base ai tuoi obiettivi e alla tua tolleranza al rischio, seleziona il tipo di obbligazione che meglio soddisfa le tue esigenze:
Se preferisci non investire in singole obbligazioni, gli exchange-traded fund (ETF) possono offrire diversificazione e gestione professionale. Questi fondi raccolgono il denaro di più investitori per acquistare diverse obbligazioni, riducendo il rischio legato all’investimento in un singolo titolo.
I prezzi delle obbligazioni e i rendimenti sono inversamente correlati: quando i tassi di interesse aumentano, i prezzi delle obbligazioni diminuiscono e viceversa. Comprendere questa relazione è fondamentale per prendere decisioni informate, soprattutto se intendi acquistare o vendere obbligazioni prima della scadenza.
Puoi acquistare obbligazioni tramite un conto di trading, accedendo a un’ampia gamma di titoli, tra cui obbligazioni governative, municipali e societarie. In alternativa, puoi comprare obbligazioni governative direttamente dal Tesoro in asta.
Rivedi regolarmente i tuoi investimenti in obbligazioni per assicurarti che siano in linea con i tuoi obiettivi finanziari e le condizioni di mercato attuali. Tieni d’occhio l’andamento dei tassi di interesse, gli indicatori economici e gli eventuali cambiamenti della tua situazione finanziaria personale.
La strategia del bond laddering consiste nell’acquistare obbligazioni con scadenze differenti per ridurre il rischio legato ai tassi di interesse e garantire un flusso di reddito costante e serve quindi un capitale adeguato per consentire la diversificazione su più titoli. Quando alcune obbligazioni nella “scala” giungono a scadenza, il capitale ottenuto può essere reinvestito in nuove obbligazioni più a lungo termine, potenzialmente offrendo rendimenti migliori.
Investire in obbligazioni offre numerosi vantaggi fondamentali, rendendole potenzialmente un’opzione interessante per te. Questi benefici possono aiutarti a diversificare il tuo portafoglio, fornire un reddito costante e ridurre il rischio complessivo.
Uno dei principali vantaggi delle obbligazioni è il flusso di reddito affidabile che generano. Solitamente le obbligazioni pagano interessi a intervalli regolari, spesso semestrali, offrendo un flusso di cassa stabile e prevedibile. Questo le rende particolarmente interessanti per chiunque necessiti di un’entrata costante come, ad esempio, le persone che si sono ritirate dall’attività lavorativa.
Se hai una minore tolleranza al rischio, le obbligazioni possono fare al caso tuo, poiché sono spesso considerate un investimento più sicuro rispetto alle azioni, soprattutto quelle governative e societarie di alta qualità. Se detenute fino alla scadenza, il capitale (valore nominale) dell’obbligazione viene restituito all’investitore, il che le rende una buona opzione per preservare il capitale, specialmente in periodi di volatilità del mercato.
Le obbligazioni possono contribuire a diversificare un portafoglio di investimenti, aiutando a bilanciare i rischi associati ad asset più volatili come le azioni. Poiché le obbligazioni spesso si muovono in modo inverso rispetto alle azioni, detenerle può ridurre il rischio complessivo e la volatilità del tuo portafoglio, soprattutto nei periodi di calo economico.
Alcune tipologie di obbligazioni, come quelle municipali, offrono benefici fiscali che possono aumentarne l’attrattiva. Per i soggetti fiscalmente residenti in Italia, ad esempio, dal punto di vista fiscale per chi compra titoli come i BTP è prevista la consueta tassazione agevolata per i titoli di Stato pari al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e dal calcolo dell’indicatore ISEE fino a un limite massimo di 50.000 euro complessivi.
Rispetto alle azioni, le obbligazioni mostrano in genere una minore volatilità di prezzo, risultando meno soggette a variazioni improvvise di valore. Questa stabilità può rassicurare gli investitori che preferiscono evitare i forti alti e bassi del mercato azionario.
Poiché le obbligazioni pagano interessi fissi e hanno una data di scadenza prestabilita, offrono rendimenti prevedibili. Gli investitori sanno in anticipo quanto riceveranno in interessi e quando verrà restituito loro il capitale, semplificando così la pianificazione finanziaria.
Anche se in genere si detengono per il reddito, le obbligazioni possono generare guadagni in conto capitale se vendute prima della scadenza. Se i tassi di interesse calano dopo l’acquisto, il prezzo dell’obbligazione può salire, consentendo di venderla a un prezzo superiore a quello di acquisto.
Pur essendo generalmente considerate più sicure delle azioni, le obbligazioni non sono prive di rischi.
Sapere a quali rischi potresti andare incontro quando investi in obbligazioni può aiutarti a decidere se includerle o meno nella tua strategia.
Il rischio di tasso di interesse è tra i rischi più rilevanti per chi investe in obbligazioni. Quando i tassi di interesse aumentano, il valore di mercato delle obbligazioni esistenti tende a diminuire, perché le nuove obbligazioni potrebbero offrire rendimenti più elevati. Questo può preoccupare soprattutto chi potrebbe aver bisogno di vendere le obbligazioni prima della scadenza.
Le obbligazioni sono soggette al rischio di credito dell’emittente. Se la situazione finanziaria dell’emittente peggiorasse, quest’ultimo potrebbe non pagare gli interessi o non rimborsare il capitale alla scadenza, andando in default. Le obbligazioni societarie, in particolare quelle ad alto rendimento (junk bond), sono più esposte a questo rischio rispetto a quelle governative.
L’inflazione erode il potere d’acquisto dei futuri pagamenti di interessi e del rimborso del capitale di un’obbligazione. Se l’inflazione cresce in modo significativo, i pagamenti fissi delle obbligazioni potrebbero non tenere il passo, riducendo il valore reale dei rendimenti.
Alcune obbligazioni, specialmente quelle emesse da soggetti minori o con rating di credito più basso, possono risultare difficili da vendere rapidamente senza abbassare il prezzo. Questa mancanza di liquidità può diventare problematica se l’investitore necessita di liquidità immediata.
Il rischio di reinvestimento si presenta quando un’obbligazione giunge a scadenza o viene rimborsata prima del termine, costringendo l’investitore a reinvestire il capitale a un tasso di interesse inferiore. Ciò è particolarmente rilevante in un contesto di tassi di interesse in calo.
Alcune obbligazionidenominate callable includono una clausola di rimborso anticipato, che consente all’emittente di rimborsarle prima della scadenza, di solito quando i tassi di interesse diminuiscono. Questo può svantaggiare gli investitori, costretti a reinvestire a tassi più bassi.
Benché le obbligazioni siano in genere meno volatili delle azioni, possono comunque oscillare in valore a causa di condizioni di mercato più ampie, tra cui l’andamento economico, fattori politici o variazioni del sentiment degli investitori. Ciò significa che il tuo investimento subirà comunque un certo livello di rischio, seppur contenuto.
Le obbligazioni sono spesso considerate un elemento stabilizzatore di una strategia di investimento, poiché offrono la possibilità di aggiungere equilibrio, specialmente nei momenti di incertezza del mercato. Nonostante possano inizialmente sembrare complesse, una volta compreso il loro funzionamento possono rivelarsi un’opzione accessibile per diversificare il tuo portafoglio.
Se cerchi un approccio più sicuro o desideri semplicemente integrare altri investimenti, le obbligazioni possono inserirsi nella tua strategia, a condizione che siano in linea con i tuoi obiettivi. Ricorda che è sempre una buona idea rivedere periodicamente i tuoi investimenti, preparando eventuali modifiche man mano che cambiano le tue esigenze o le condizioni di mercato.