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Tipologie di azioni: una guida completa per principianti

Azioni
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Le azioni non sono solo simboli su uno schermo: rappresentano la proprietà di imprese reali. Le azioni possono concedere diritti di voto, alcune garantiscono storicamente dividendi costanti, mentre alcune offrono un potenziale di crescita significativo. Conoscere le diverse tipologie di azioni (dalle azioni ordinarie vs privilegiate alle azioni growth vs value) è fondamentale per prendere decisioni d’investimento più consapevoli.

Dalle società di grandi dimensioni e consolidate alle imprese più piccole e in rapida espansione, sapere in quali categorie rientrano le azioni aiuta a comprendere meglio il mercato. Che tu stia cercando una crescita a lungo termine o un reddito affidabile, ogni tipologia di azione svolge un ruolo chiave nella definizione di una strategia d’investimento bilanciata.

Modi per classificare le azioni

Le azioni possono essere classificate secondo diversi criteri, ognuno dei quali fornisce informazioni sulle loro caratteristiche e sul loro comportamento. Una singola azione può appartenere a più categorie contemporaneamente, a seconda del metodo di classificazione utilizzato.

Ecco i principali metodi di raggruppamento:

Struttura proprietaria

Le azioni sono spesso raggruppate in base ai diritti riconosciuti a chi detiene le azioni (diritti di proprietà), distinguendo tra azioni ordinarie e azioni privilegiate. Questa classificazione mette in luce le diverse prerogative e i diritti associati a ciascun tipo di condivisione del capitale.

Capitalizzazione di mercato

Un altro modo per classificare le azioni è basato sulle dimensioni dell’azienda, misurate tramite la capitalizzazione di mercato. Le azioni si suddividono tipicamente in large-cap, mid-cap e small-cap, riflettendo la grandezza, e spesso, la solidità finanziaria della società emittente.

Stile di investimento

Le azioni possono anche essere raggruppate in base allo stile di investimento, come azioni growth e azioni value. Questa differenziazione riflette il potenziale di crescita futura o la percezione di sottovalutazione sul mercato.

Sensibilità economica

Alcune azioni si classificano in base alla loro reazione alle condizioni economiche. Le azioni cicliche tendono a fluttuare in linea con l’andamento economico, mentre le azioni non cicliche e difensive sono meno sensibili ai cambiamenti del ciclo.

Posizione geografica

Le azioni possono essere classificate anche in base alla provenienza geografica: le azioni domestiche rappresentano aziende del paese dell’investitore, mentre quelle internazionali offrono esposizione a mercati stranieri.

Politica dei dividendi

Un ulteriore criterio di classificazione è legato alla politica dei dividendi. Le azioni che distribuiscono dividendi offrono un flusso di reddito regolare, mentre quelle che non li pagano reinvestono di solito i profitti per la crescita futura.

Settore o industria

Infine, le azioni vengono classificate in base al settore o all’industria di appartenenza, come tecnologia, sanità o finanza. Questo raggruppamento aiuta gli investitori a diversificare il portafoglio tra diversi segmenti dell’economia.

Le diverse tipologie di azioni: tutto ciò che dovresti sapere per iniziare

Ogni tipologia di azione svolge una funzione specifica in un portafoglio, e gli investitori spesso possiedono un mix di azioni per raggiungere i propri obiettivi. Di seguito, esamineremo le tipologie di azioni più comuni per aiutarti a iniziare:

Azioni ordinarie e azioni privilegiate

Le azioni ordinarie e le azioni privilegiate sono due tipologie principali di titoli che gli investitori possono detenere in una società. Le azioni ordinarie rappresentano una quota di proprietà dell’azienda, dando ai loro detentori il diritto di voto sulle decisioni societarie e la possibilità di ricevere dividendi quando la società registra buone performance.

Sebbene i titolari di azioni ordinarie abbiano un potenziale di rendimento più elevato grazie agli eventuali guadagni in conto capitale, affrontano anche rischi maggiori, specialmente durante le turbolenze finanziarie. In caso di liquidazione dell’azienda, infatti, gli azionisti ordinari sono gli ultimi a ricevere eventuali beni residui dopo i creditori e i detentori di azioni privilegiate.

Le azioni privilegiate, al contrario, in genere non offrono diritti di voto ma garantiscono maggiore stabilità. I loro detentori ricevono dividendi fissi prima degli azionisti ordinari e hanno priorità sulle rivendicazioni sugli asset in caso di fallimento della società. Questo rende le azioni privilegiate interessanti per gli investitori che cercano rendimenti più prevedibili con rischio inferiore. È bene ricordare che ogni evenienza in cui entrino in gioco rivendicazioni su asset sarà estremamente complessa per un investitore retail.

Azioni large-cap, mid-cap e small-cap

Le azioni possono anche essere classificate in base alle dimensioni della società emittente, misurate tramite la capitalizzazione di mercato, cioè il valore totale di tutte le azioni in circolazione. Questa suddivisione è ideale per chi desidera bilanciare il potenziale di crescita con la gestione del rischio.

Le azioni large-cap appartengono a società con una capitalizzazione di mercato pari o superiore a 10 miliardi di dollari. Si tratta di imprese consolidate, con un lungo storico di profitti e stabilità. Le azioni large-cap sono spesso considerate investimenti più sicuri, con una crescita più lenta ma prevedibile. Molte aziende di spicco, come per esempio Apple e Microsoft, rientrano in questa categoria.

Le azioni mid-cap sono quelle di società con una capitalizzazione di mercato compresa tra 2 e 10 miliardi di dollari. Queste imprese sono generalmente in fase di crescita, offrendo un maggiore potenziale di aumento del prezzo rispetto alle large-cap, ma con rischi leggermente superiori. Molte di queste aziende possono diventare in futuro delle large-cap, risultando interessanti per chi cerca un compromesso tra crescita e sicurezza.

Le azioni small-cap hanno una capitalizzazione di mercato inferiore a 2 miliardi di dollari e si riferiscono spesso a imprese più giovani, con un elevato potenziale di crescita ma anche con maggiore volatilità. Queste azioni possono offrire rendimenti significativi, pur comportando rischi superiori, poiché le società small-cap sono più vulnerabili alle crisi economiche e alle fluttuazioni di mercato.

Azioni blue-chip

Le azioni blue-chip rappresentano i titoli di aziende ben consolidate, solide dal punto di vista finanziario, con una lunga storia di utili stabili, una forte presenza sul mercato e spesso dividendi regolari. Queste aziende sono in genere leader di settore e presentano una capitalizzazione di mercato elevata, rientrando quasi sempre nella categoria delle large-cap.

Le azioni blue-chip sono particolarmente apprezzate dagli investitori più prudenti alla ricerca di stabilità e minore rischio, specialmente nei periodi di volatilità di mercato. Aziende come Coca-Cola, Berkshire Hathaway e Johnson & Johnson vengono spesso considerate investimenti affidabili.

Pur non offrendo il potenziale di crescita elevato di società più piccole, forniscono rendimenti costanti e sono meno esposte alle oscillazioni economiche.

Azioni value e azioni growth

Le azioni value sono titoli di società considerate sottovalutate rispetto al loro valore intrinseco. Di solito presentano rapporti prezzo/utili (P/E) più bassi e sono ritenute occasioni di acquisto rispetto ai fondamentali.

Gli investitori orientati al value investing puntano su questi titoli, sperando che il prezzo salga quando il mercato ne riconoscerà il reale valore. Queste società tendono spesso a essere più mature, con utili stabili, e talvolta pagano dividendi, risultando quindi attraenti per chi predilige investimenti più conservativi.

Le azioni growth, invece, appartengono a società che mostrano un forte potenziale di crescita dei ricavi o degli utili. Questi titoli spesso presentano valutazioni più elevate perché gli investitori si aspettano una crescita significativa in futuro. Le aziende nei settori tecnologici o in aree di innovazione rientrano spesso in questa categoria.

Sebbene le azioni growth possano offrire guadagni considerevoli, comportano anche rischi più alti, poiché il loro successo dipende dalla capacità di continuare a crescere.

Azioni cicliche e azioni non cicliche

Le azioni si possono anche classificare in base alla loro reazione all’andamento dell’economia. Le azioni cicliche risentono in modo marcato delle condizioni economiche, tendendo a crescere nei periodi di espansione e a calare durante le fasi di recessione.

Le aziende manifatturiere, quelle di beni di lusso e il settore dei viaggi rientrano spesso tra le azioni cicliche poiché la spesa dei consumatori per questi prodotti e servizi è più discrezionale.

Le azioni non cicliche, invece, appartengono a società che offrono prodotti o servizi essenziali, come alimentari, servizi di pubblica utilità e sanità, la cui domanda resta elevata a prescindere dall’andamento economico. Di conseguenza, tali titoli risultano generalmente più stabili e meno influenzati dalle fluttuazioni di mercato.

Azioni difensive

Le azioni difensive sono titoli di aziende che tendono a offrire rendimenti costanti, a prescindere dalle condizioni economiche generali. Comprendono anche i titoli non ciclici, di cui abbiamo parlato, ovvero società che producono beni o servizi essenziali come alimentari e sanità.

Tuttavia, il concetto di azione difensiva è più ampio: oltre alle società non cicliche, include anche aziende che forniscono stabilità durante le fasi di declino economico, come le blue-chip o quelle che erogano servizi di prima necessità (forniture di elettricità, telecomunicazioni o beni di consumo primari).

Le azioni difensive sono particolarmente interessanti per gli investitori avversi al rischio, poiché offrono performance stabili e spesso distribuiscono dividendi anche in periodi di difficoltà economica.

Azioni domestiche e internazionali

Le azioni possono essere ulteriormente suddivise in base all’area geografica di appartenenza. Le azioni domestiche si riferiscono ai titoli di società situate nel Paese di residenza dell’investitore. Ad esempio, gli investitori nel Regno Unito che acquistano azioni di aziende britanniche investono in azioni domestiche. Questi titoli sono in genere più facili da analizzare e comportano un rischio geopolitico inferiore rispetto alle azioni internazionali.

Le azioni internazionali, invece, sono titoli di società con sede al di fuori del paese dell’investitore. Offrono una maggiore esposizione a mercati ed economie globali, consentendo di diversificare geograficamente il portafoglio. Pur aprendo la porta a mercati in rapida espansione, comportano anche rischi quali fluttuazioni valutarie e instabilità geopolitica.

Azioni con dividendo

Le azioni con dividendo sono titoli di società che distribuiscono regolarmente parte dei loro utili agli azionisti sotto forma di dividendi. Queste aziende, in genere ben consolidate e con flussi di cassa e profitti affidabili, risultano particolarmente interessanti per chi cerca una rendita passiva costante o una fonte di reddito aggiuntiva oltre all’apprezzamento del capitale.

Sebbene le azioni con dividendo garantiscano un flusso di reddito regolare, potrebbero non fornire la stessa crescita rapida di altre tipologie di azioni, come quelle growth, dato che le società che erogano dividendi reinvestono di norma meno utili nell’espansione.

Azioni IPO

Le azioni IPO (Initial Public Offering) rappresentano titoli di società che si quotano in Borsa per la prima volta. Gli investitori cercano spesso di acquistarle subito, sperando in guadagni significativi. Tuttavia, le azioni IPO tendono a essere volatili poiché il loro andamento futuro è spesso incerto, rendendole più rischiose rispetto alle società già consolidate.

Investire in azioni IPO può risultare fruttuoso se l’azienda cresce rapidamente, ma è fondamentale esaminare con attenzione il modello di business, il team di gestione e le prospettive di mercato prima di procedere all’acquisto.

Azioni ESG

Le azioni ESG riguardano società che prestano particolare attenzione ai fattori ambientali, sociali e di governance nella loro attività. Questi titoli attraggono gli investitori socialmente responsabili, desiderosi di supportare imprese impegnate nella sostenibilità, in una gestione etica e in un impatto sociale positivo.

I criteri ESG prendono in esame aspetti come l’impronta di carbonio di un’azienda, le sue pratiche lavorative, la diversità di genere nella composizione del consiglio di amministrazione e la trasparenza. L’investimento ESG ha acquisito popolarità, soprattutto tra i risparmiatori più giovani, poiché le aziende con buone pratiche ESG sono spesso considerate meno rischiose e più resilienti nel lungo periodo.

Come scegliere quali tipologie di azioni in cui investire

Investire in borsa significa prendere decisioni in base ai tuoi obiettivi, alla tolleranza al rischio e all’orizzonte temporale di investimento.

Ecco i principali fattori da considerare quando selezioni le tipologie di azioni da inserire nel tuo portafoglio:

1. Valuta i tuoi obiettivi finanziari

Prima di scegliere le azioni, è fondamentale definire i tuoi traguardi finanziari. Stai investendo per la pensione, per un acquisto importante o per accrescere il tuo patrimonio nel tempo? Diverse tipologie di azioni rispondono a scopi diversi. Ad esempio:

  • Crescita a lungo termine. Le azioni growth e le small-cap possono essere adatte agli investitori focalizzati su un’apprezzabile crescita nel lungo periodo.
  • Rendimento costante. Le azioni con dividendo o le azioni difensive si prestano meglio a chi cerca un flusso di reddito stabile e passivo.

Allineare la scelta delle azioni ai tuoi obiettivi garantisce che il portafoglio risponda allo scopo per cui è stato creato.

2. Valuta la tua tolleranza al rischio

Capire quanto rischio sei disposto ad assumerti è un altro aspetto cruciale nella selezione delle azioni. Se preferisci un approccio più prudente, titoli come le azioni blue-chip o difensive potrebbero offrirti la sicurezza che cerchi. Se invece tolleri maggiori oscillazioni di mercato, le azioni growth o le small-cap potrebbero assicurarti potenziali rendimenti più elevati.

3. Considera il tuo orizzonte temporale di investimento

La durata del tuo investimento può aiutarti a decidere quali tipologie di azioni sono più adatte. Se prevedi di investire per decenni, potresti permetterti la volatilità a breve termine di titoli più rischiosi, come le azioni IPO o quelle cicliche. Al contrario, se la pensione è vicina o desideri disporre di liquidità prima, le large-cap o le azioni che distribuiscono dividendi potrebbero risultare una scelta più sicura.

4. Diversifica il tuo portafoglio

Un portafoglio ben diversificato aiuta a gestire il rischio e a evitare di dipendere eccessivamente dall’andamento di un’unica tipologia di azioni o settore. Mantenendo un mix di titoli appartenenti a categorie diverse (come growth, value e blue-chip), potrai affrontare meglio la volatilità di mercato e trarre vantaggio dalle diverse condizioni di mercato.

Conclusione: trovare le tipologie di azioni giuste per te

Comprendere le diverse tipologie di azioni può farti diventare un investitore migliore, poiché ogni categoria svolge una funzione precisa nel tuo portafoglio. Ciò che conta è allineare le tue scelte ai tuoi obiettivi finanziari e alla tua tolleranza al rischio.

Può essere utile ricorrere a una strategia di diversificazione. Possedere diverse tipologie di azioni (come le growth, le value e le blue-chip) ti aiuta a ridurre l’impatto delle oscillazioni di mercato, massimizzando al contempo i rendimenti di lungo periodo.

Alla fine, ciò che conta davvero è comprendere i motivi per cui stai investendo in ogni titolo scelto. Concentrati sui fondamentali a lungo termine e mantieni i tuoi principi anche quando il mercato mette alla prova la tua determinazione.

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